Era già accusata di atti persecutori, minacce e violenza sessuale, nei confronti di una coetanea e della sua famiglia, coinquilini dello stesso stabile.
Questo però non le ha impedito di continuare ad importunare la vicina di casa. Così per la 40enne di Campobasso sono scattate le manette. Ad eseguire l’ordinanza di misura cautelare in carcere emessa dalla Sezione Penale del Tribunale di Campobasso, i carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile. Il provvedimento adottato dall’autorità giudiziaria, su richiesta della Procura, costituisce l’aggravamento di pregresse misure cautelari personali, quali divieto di avvicinamento, divieto di dimora nel comune di Campobasso ed arresti domiciliari, disposte nei confronti della donna e risultate insufficienti ad arginare le sue reiterate condotte vessatorie.
Il rafforzamento delle attività di controllo dei Carabinieri, mediante l’attuazione di misure di vigilanza dinamica per prevenire il rischio di commissione di reati riguardanti la violenza di genere o domestica e per la protezione ed il sostegno alle vittime di tali reati, disposte anche a seguito della recente modifica normativa con l’introduzione del cosiddetto “codice rosso rafforzato”, hanno consentito di raccogliere una
voluminosa documentazione probatoria che ha trovato concorde l’autorità giudiziaria sulla necessità di sostituzione del precedente presidio custodiale con la misura più afflittiva della custodia in carcere.
La donna, al termine delle formalità di rito, è stata trasferita nella sezione femminile della casa circondariale di Benevento a disposizione della competente autorità giudiziaria.

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