Nessun colpo di scena. Come ampiamente annunciato, sarà anatra zoppa, ma con un solo ‘scranno’ in più al centrodestra. Ieri pomeriggio il giudice Roberta D’Onofrio ha proclamato i consiglieri eletti ufficializzando la composizione dell’Assise di Palazzo San Giorgio: 17 scranni al centrodestra e 15 al centrosinistra e al cantiere civico a cui va aggiunto quello del sindaco Marialuisa Forte.
Questi i nomi degli eletti in ordine di preferenze ottenute. Per il centrosinistra: Giose Trivisonno (Pd), Bibiana Chierchia (Pd), Anna Trivisonno (Pd), Mariaconcetta Fimiani (Pd), Lello Bucci (Pd), Simone Cretella (M5S), Luca Praitano (M5S), Giuseppina Panichella (M5S), Domenico Maio (Alleanza Verdi Sinistra), Bartolomeo Terzano (Alleanza Verdi Sinistra). Per il cantiere civico Pino Ruta, Angelo Marcheggiani (Costruire Democrazia), Sabino Iafigliola (Costruire Democrazia), Adele Fraracci (Costruire Democrazia), Stefano Lombardi (Confederazione Civica).
Per il centrodestra oltre al candidato sindaco Aldo De Benedittis entrano in Consiglio: Giovanni Varra (FdI), Mario Annuario (FdI), Stefania Di Claudio (FdI), Francesco Pilone (FdI), Salvatore Colagiovanni (Popolari per l’Italia), Alessandro Pascale (Popolari per l’Italia), Antonio Madonna (Popolari per l’Italia), Pina Bozza (Popolari per l’Italia), Gianluca Maroncelli (Noi Moderati), Pietro Montanaro (Noi Moderati), Francesco Sanginario (Noi Moderati), Nicola Cefaratti (Forza Italia), Domenico Esposito (Forza Italia), Sandra De Lucia Sabusco (Lega), Alberto Tramontano (Lega), Giovanni Di Giorgio (Udc).
Presenti nell’aula di Palazzo San Giorgio, oltre ai consiglieri eletti anche la sindaca Marialuisa Forte che ha ribadito che la minoranza ‘sulla carta’ non si tradurrà necessariamente in una difficoltà a governare. «È un’occasione da non perdere, dobbiamo lavorare insieme confrontandoci e condividendo proposte per il bene della nostra città. Io credo si potrà collaborare bene all’interno del Consiglio ognuno nell’ambito delle proprie competenze. Ci sono dei temi che non hanno colore politico ma sono nell’interesse della città e un sindaco, una giunta e un consiglio devono lavorare per questo, avendo in mente quali sono le priorità. Certo, ci sono dei valori che non possono prescindere dell’orientamento politico ma ci sono dei temi trasversali».
Ora, terminate le formalità, bisognerà formare la giunta, entro il 5 luglio e convocare il Consiglio nei prossimi 10 giorni. La neo sindaca ha già annunciato che, «almeno per il momento sarà un esecutivo snello, per gli atti di ordinaria amministrazione perché mi hanno fatto già presente dagli uffici che si sono dei provvedimenti importanti da approvare. Ora abbiamo dieci giorni per formarla e c’è tempo di discuterne». Probabilmente si tratterà di una giunta a 5 o a 6, con tre ‘caselle’ già occupate dagli esponenti del cantiere civico (una delle condizioni dell’accordo pre ballottaggio), e le restanti da distribuire tra Pd, Movimento 5 Stelle e Verdi e sinistra e socialisti.
Sul fronte centrosinistra, però, in queste ore si sta valutando la possibilità di presentare un ricorso per riconoscere alla coalizione il premio di maggioranza alla luce del risultato del ballottaggio o comunque una maggioranza più ristretta in misura proporzionale per garantire la governabilità.
«È una situazione inedita per il Comune – ha commentato Simone Cretella – una situazione paradossale frutto di una legge elettorale assurda. Ora lavoreremo per trovare la convergenza sui temi. È chiaro che con questi numeri il centrodestra avrà un peso maggiore sull’agenda politica, ma auspichiamo che si agisca in funzione del bene comune tanto sbandierato in campagna elettorale».

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