Venerdì la sindaca di Campobasso Marialuisa Forte scoprirà definitivamente le carte sulla sua squadra di governo. È fissata per quella data la prima seduta di Consiglio nel corso della quale verranno svelate le deleghe dei rispettivi assessori. Un esecutivo che, con il passare delle ore e secondo le indiscrezioni più accreditate, potrebbe partite già ‘al completo’, ovvero con nove assessori e non cinque come annunciato dalla prima cittadina subito dopo la proclamazione degli eletti. Oltre alle tre caselle già ‘opzionate’ dal cantiere civico, restano sei scranni disponibili. Secondo quanto stabilito dal patto con i civici, all’avvocato Piero Colucci andrà l’assessorato all’urbanistica e ai lavori pubblici con delega specifica alle contrade per avviare entro sei mesi la revisione dell’Imu nelle cosiddette perimetrazioni Lucarino. Piero Colucci rivestirà inoltre anche l’incarico di vicesindaco.
L’assessorato alla cultura con delega specifica al centro storico e borgo murattiano andrà invece a Giovannino Cornacchione. Infine il dottor Vincenzo de Iasio sarà assessore alla Sanità, politiche della diversabilità e pari opportunità. Una delega volta soprattutto alla difesa della sanità pubblica e alla valorizzazione dell’ospedale Cardarelli che sarà integrato con l’università del Molise e il Responsible.
Al partito democratico dovrebbero andare tre assessorati, nello specifico a Giose Trivisonno, Bibiana Chierchia e Mariaconcetta Fimiani. Due ‘posti’ ai 5 Stelle: uno tra Simone Cretella e Luca Praitano e l’altro a Giuseppina Panichella, in modo da rispettare la parità di genere in giunta e l’altro ad alleanza verdi e sinistra, con Bartolomeo Terzano in vantaggio rispetto al primo eletto della lista Mimmo Maio.
In queste ore però, oltre alla composizione dell’esecutivo, le diplomazie del centrosinistra sono al lavoro su un altro fronte, quello del ricorso al Tar. Pare infatti che si stai studiando la possibilità di ricorrere ai giudici di via San Giovanni per ‘ribaltare’ la cosiddetta anatra zoppa ed ottenere, alla luce dei risultati del secondo turno, il premio di maggioranza. Ci sarebbero infatti già due precedenti, due sentenze del Consiglio di Stato che hanno riconosciuto ai sindaci che hanno vinto il ballottaggio anche la maggioranza dei consiglieri in Aula. In questo modo la coalizione progressista avrebbe 20 scranni e dunque i numeri per governare. Il ricorso può essere presentato entro 30 giorni dalla proclamazione degli eletti: c’è tempo fino al 26 luglio.

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