Sulla scrivania documenti eloquenti: l’accettazione di candidatura tra le file dei Popolari per l’Italia e la firma – apposta giovedì sera alle 22.30 – della costituzione del gruppo in Consiglio comunale. È una condanna senza appello quella che Vincenzo Niro ‘emette’ nei confronti di Antonio Madonna, colpevole di «aver tradito gli elettori e gli altri candidati della sua lista cambiando posizione nel giro di una notte». Il leader dei Popolari per l’Italia affida il ‘verdetto’ ad una conferenza stampa indetta ieri pomeriggio nella sua sede di via Nobile con tutto lo stato maggiore del partito (assente solo Salvatore Colagiovanni per impegni di lavoro, ndr) e accanto ad Aldo De Benedittis. «Un comunicato non sarebbe stato sufficiente ad analizzare quanto accaduto a Campobasso», rimarca.
Esordisce ringraziando tutti i candidati e, in particolare, De Benedittis «per la passione, competenza, qualità e garbo con cui ha affrontato la campagna elettorale». Difende il risultato ottenuto dal centrodestra, «oltre il 52% dei voti», eppure «in questa orchestra qualche musicista non è andato a ritmo», l’attacco a Giovanni Varra e Antonio Madonna.
Il consigliere regionale, però, ne ha anche per Marialuisa Forte e Pino Ruta: «È avvenuta una cosa incresciosa, noi siamo partiti qui – ricorda – il 23 marzo e abbiamo scritto insieme un programma che il nostro candidato sindaco ha condiviso. Il primo turno ci è stato tributato il 52 per cento delle preferenze, su questi dati non c’è nulla da dire, ci è stata assegnata la maggioranza in Consiglio. In 14 giorni è successo di tutto e di più. Abbiamo registrato una azione politica senza precedenti – riferendosi all’accordo pre ballottaggio tra Marialuisa Forte e il Cantiere civico di Pino Ruta- hanno aperto il mercato degli ambulanti».
Il passaggio di Varra e Madonna nella maggioranza «è impensabile – l’affondo del sottosegretario – perché si tratta di uno spostamento fatto senza un progetto politico, ma solo per interesse personale». Per Vincenzo Niro l’elezione di Varra a presidente del Consiglio «è un attacco frontale ad Aldo De Benedittis, a cui spettava la guida dell’Assise, ma probabilmente dietro ci sono anche interessi economici», la stoccata.
«Il nostro terzo eletto – prosegue su Madonna – deve ringraziare tutti i candidati dei Popolari, senza un minimo di rispetto ha scritto una delle pagine peggiori della politica campobassana. La controparte (progressisti e civici, ndr) ha comprato due soggetti che hanno rubato, elettoralmente parlando, nelle tasche del centrodestra. In una nottata hanno cancellato un programma elettorale e un impegno preso con gli elettori. Tutto ciò allontana i cittadini dalla politica». Poi racconta i particolari del vertice del centrodestra tenuto giovedì sera alla vigilia del primo Consiglio: «Giovedì alle 22.30 Madonna ha firmato il documento del gruppo di Popolari e deciso insieme al centrodestra di non presentarsi in Aula per dimostrare che noi avevano i numeri. La mattina dopo si è consumato il tradimento, chissà per quale ragione. Io al suo posto mi dimetterei – l’attacco finale – uno che si macchia di un peccato del genere dovrebbe rimettere il suo ruolo perché i suoi voti sono stati espressi sotto il nostro simbolo, io non consento a nessuno di sporcare questo partito». Gli fa eco il sindaco sconfitto Aldo De Benedittis: «Hanno truffato i cittadini, l’unica cosa che possono fare è dimettersi».