Anche Noi Moderati, attraverso il suo coordinatore regionale Fabio Cofelice, e il consigliere eletto a Palazzo San Giorgio, Francesco Sanginario, ha preso le distanze dal passaggio dei due ex di centrodestra, Varra e Madonna, nella maggioranza Forte. Così come fatto dagli altri colleghi della coalizione, anche Cofelice ha voluto convocare la stampa stigmatizzando quanto avvenuto in Comune: «Abbiamo riflettuto molto in questi giorni e questa vicenda ci disgusta. Noi fondiamo il nostro modo agire sulla lealtà e sulla correttezza innanzitutto verso il centrodestra». Poi attacca la sindaca Forte «di cui non è ben chiaro a quale schieramento appartenga. Dopo gli accordi stretti con il Cantiere Civico ha poi provato ad ottenere voti anche dalla destra e, peraltro, in modo subdolo: il nostro partito – la rivelazione – è stato contattato prima singolarmente e poi, finalmente, attraverso i coordinatori, ma abbiamo rifiutato perché riteniamo che la coerenza dei valori sia un valore irrinunciabile ed essenziale».
Cofelice sostiene che il clima nel centrosinistra sia tutt’altro che sereno: «La vera tempesta è proprio lì –condividiamo in pieno la posizione di Michele Durante che ha abbandonato il Pd parlando di corruzione politica: sono parole forti che ci trovano d’accordo».
Gli fa eco il consigliere comunale Francesco Sanginario: «Per noi è stato un duro colpo, siamo stati i primi ad essere stati contattati ma abbiamo rispedito l’offerta al mittente. I due consiglieri del centrodestra – ribadisce – erano d’accordo con noi la sera prima a non presentarsi in Consiglio. Abbiamo scoperto ssolo la mattina dopo che invece erano seduti in Aula, è stato un duro colpo. E per avere cosa? La presidenza del Consiglio con 16 consiglieri di centrosinistra che votano il primo eletto di Fratelli d’Italia. Ma la responsabilità maggiore la do al “diavolo tentatore”, cioè al Pd, perché non è così che si fa politica».
Presente alla conferenza stampa anche Aldo De Benedittis che ha ironizzato sulle deleghe appena assegnate dalla sindaca a giunta e consiglieri: «Molte andranno in conflitto tra di loro – sottolinea il capo dell’opposizione a Palazzo San Giorgio – essendo una miriade. Ma ne mancano due – la provocazione di De Benedittis – la delega alla campagna acquisiti e quella alla dignità. Noi andremo per la nostra strada con un’opposizione ferma e dura perché non meritano neanche un minimo di considerazione».