Saranno operative dal 2 settembre le 31 ecostazioni posizionate nel centro murattiano di Campobasso nell’ambito del progetto di completamento del sistema di raccolta differenziata finanziato con risorse del Pnrr.
Ad annunciarlo ieri mattina i referenti di Sea e Comune nel corso di una conferenza stampa presso la sede della municipalizzata in Piazza Molise.
Presenti l’amministratore unico Stefania Tomaro, l’assessore Simone Cretella, il responsabile degli Affari regolatori e Divisione tecnica Roberto Martinino e il neopresidente della Commissione Ambiente Leo Terzano.
L’avvio del servizio, previsto inizialmente intorno alla metà di agosto, è slittato di circa due settimane poiché, ha spiegato l’avvocato Tomaro, «necessita della completa collaborazione dei cittadini e della dovuta informazione. Agosto, infatti, combacia con il periodo di vacanze e di ferie, sia per le utenze domestiche sia per le attività commerciali. Risulta fondamentale, dunque, che tutte le utenze abbiano ricevuto o ritirato sia il kit sia le tessere al momento della partenza del servizio».
Il sistema, come annunciato, prevede «31 ecostazioni con moduli differenziati per le singole frazioni dei materiali conferiti in base ad uno specifico calendario – apposto su ogni cassonetto – e funziona mediante tessere identificative con tecnologia “Rfid” che consente l’apertura della calotta».
Al fine di evitare spiacevoli episodi di inciviltà, sarà inoltre garantito un sistema di controllo e monitoraggio e, in casi specifici, verranno applicate sanzioni nei confronti di chi abbandonerà i rifiuti in maniera indiscriminata.
In ogni caso, nei primi mesi, è previsto anche l’affiancamento di un operatore Sea per ogni ecostazione che assisterà l’utenza nel conferimento dei rifiuti.
«Ci rimettiamo al senso civico dei cittadini affinché non si verifichino tali episodi – ha concluso Tomaro -. Passare da un sistema ad un altro necessita di un sistema di collaborazione attiva per evitare il fenomeno dell’abbandono dei rifiuti».
«L’ora X scatterà quando l’ultimo cassonetto sarà rimosso – ha aggiunto l’assessore Cretella -. Oggi la presenza di circa 31 cassonetti consente a tante persone che eludono la raccolta differenziata di poter conferire i rifiuti in maniera indiscriminata e ciò comporta un aggravio in termini di costi per la collettività ma anche in termini di lavoro e di servizio per tutti gli operatori della Sea.
Il nuovo sistema deve coincidere con la collaborazione e la consapevolezza della cittadinanza. Sappiamo bene che, non solo a Campobasso ma in tutta Italia, quando vengono rimossi i cassonetti, si verifica un fenomeno ‘fisiologico’ caratterizzato dall’abbandono dei sacchetti lungo le strade secondarie. Per questo metteremo in campo un’azione di controllo piuttosto severa sul territorio. Ricordiamo che chi abbandona i rifiuti nelle contrade, ma anche nelle cunette e nelle strade di campagna, commette un reato che prevede l’applicazione di sanzioni pesanti. Nessuno vuole creare un clima di tensione e di terrore ma l’avvio di una raccolta differenziata corretta è un passo di civiltà che deve presupporre il massimo della serenità e della collaborazione. Peraltro il sistema che andremo ad adottare in centro è un sistema che ci è stato più volte richiesto da varie fasce della cittadinanza e che non prevede l’utilizzo del mastello bensì del sacchetto che viene semplicemente depositato nell’ecostazione. I cassonetti non saranno ‘liberi’ 7 giorni su 7, 24 ore su 24. L’utilizzo delle ecostazioni presuppone il rispetto di un calendario molto più ampio e più comodo rispetto ad altre aree della città. Ci saranno, ad esempio, due ritiri a settimana della plastica, due della carta, tre dell’organico. Ci sarà la possibilità di conferire i pannoloni. Il vetro sarà ritirato tutte le settimane, mentre il secco residuo, come di consueto, un giorno a settimana. Massima attenzione, dunque, da parte dell’utenza. Avremo inoltre, nei primi mesi, un servizio di tutoraggio con un operatore presente ad ogni ecostazione per aiutare l’utente nel corso dell’approccio al servizio. Le regole in ogni caso sono molto semplici: basta leggere le indicazioni e seguire la grafica presente sui cassonetti. La tessera rappresenta in questo caso una “chiave” per aprire il bocchettone. Una volta aperto bisogna fare attenzione a ciò che viene inserito per evitare di ‘contaminare’, con un conferimento errato, l’intero contenitore. Questo è il motivo per cui, benché molti non lo gradiscano, il mastello resta il miglior modo per effettuare una corretta raccolta differenziata, perché è individuale e caratterizza la migliore qualità di conferimento. Particolare attenzione infine anche al feedback degli utenti – ha concluso Cretella -, verrà infatti somministrato un questionario per raccogliere informazioni e predisporre eventuali correttivi e migliorativi nel tempo».
Una nuova sfida, dunque, per la cittadinanza come ha sottolineato Martinino: «A breve chiuderemo una progettazione avviata nel 2016, ovvero 8 anni fa, partita dal 13% e che oggi è arrivata al 52%. Questa progettazione apre una ‘sfida’ con la città, ossia garantire la qualità di ciò che verrà raccolto. È fondamentale, dunque, la partecipazione, la collaborazione e la cultura ambientale del cittadino. A tal proposito negli ultimi anni la Sea ha lavorato molto cercando di creare un ufficio che ha non solo il compito di accettare le segnalazioni ma anche di promuovere la comunicazione. Non ci siamo preoccupati solo di creare un servizio e di farlo funzionare ma anche di creare una cultura sull’ambiente per far capire cosa stiamo facendo e di cosa il mondo necessita.
La sfida con i cittadini è quella di andare a controllare il materiale raccolto. La Sea fino ad oggi non è andata a ispezionare il contenuto all’interno di ogni cestino. Non abbiamo applicato sanzioni o multe. Ora si va verso un sistema sanzionatorio. L’obiettivo è quello di applicare una tariffa puntuale al fine di far risparmiare il cittadino. Una tariffa che può essere garantita solo se l’utente conferisce i rifiuti in maniera corretta».
Presente anche il neopresidente della commissione Ambiente, il dottore Leo Terzano, che ha posto l’accento sull’importanza della collaborazione dei cittadini: «Quest’ultimo anello chiude un cerchio importante. Bisogna evitare di trasformare alcuni luoghi della città in un ricettacolo di materiale nocivo. Come medico per l’ambiente mi batto da anni su questo tema. A volte da un singolo sacchetto si vengono a creare vere e proprie discariche abusive. Più volte abbiamo segnalato aree in cui era presente anche dell’amianto. Un computer gettato nelle campagne o un televisore abbandonato rappresentano una contaminazione gravissima per le sostanze disciolte nell’ambiente nel corso del tempo. Sono situazioni che vanno assolutamente arginate. Situazioni che hanno conseguenze serie sulla salute delle persone e degli animali. Lavoreremo molto su questi aspetti, insieme alla commissione salute, e cercheremo di puntare anche sulla comunicazione affinché i cittadini comprendano l’importanza di questi temi».
Ad oggi sono diversi gli strumenti offerti al cittadino per eseguire in maniera puntuale e virtuosa il servizio di raccolta differenziata: oltre alle 31 ecostazioni e al classico sistema porta a porta ricordiamo il Centro di raccolta di Santa Maria de Foras e l’Ecopounto in via Insorti d’Ungheria, dov’è possibile anche conferire gli oli esausti.
L’appello è dunque unanime: «No agli abbandoni e sì alla collaborazione attiva mediante tutti gli strumenti che, faticosamente e puntualmente, vengono messi a disposizione della comunità».

sl

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