Il caso ha scatenato indignazione e dure polemiche. La ‘mancata intervista’ della trasmissione Rai ‘Uno Mattina’ ad un rappresentante dell’associazione Malatesta, ‘colpevole’ di indossare una t-shirt con i colori della bandiera palestinese continua a far discutere. La stessa associazione ha annunciato un sit-in di protesta, venerdì 30 agosto alle 18.30, davanti alla sede Rai di Campobasso in contrada Colle delle Api. «Dopo i fatti accaduti durante l’intervista di Rai Uno Mattina – scrivono – l’associazione Malatesta invita la società civile a mobilitarsi e a partecipare al sit-in di protesta per la libertà di informazione e di espressione».
L’associazione ha ricevuto messaggi di vicinanza e solidarietà da numerosi amministratori locali. Il primo ad intervenire è stato l’assessore all’Ambiente del Comune di Campobasso Simone Cretella: «La trasmissione Rai “Uno Mattina” quest’oggi (lunedì, ndr) si è occupata della nostra città con diversi servizi tra cui, il più importante, ha riguardato i magnifici murales eseguiti negli anni nell’ambito del progetto di riqualificazione urbana “Draw the line” promosso dall’Associazione Malatesta.
Il rappresentante dell’associazione che avrebbe dovuto intervenire in diretta è stato però seccamente censurato perché indossava una maglietta con un piccolo logo di un aquilone dai colori della bandiera palestinese.
Un episodio che, seppur apparentemente di poco conto – sottolinea l’esponente della giunta di Palazzo San Giorgio – dimostra quanto l’informazione pubblica della Rai svolga, attraverso mille sotterfugi come questo, un vergognoso ruolo di disinformazione e manipolazione unidirezionale di ogni prodotto televisivo che entra nelle nostre case, evidentemente eseguendo precise disposizioni governative.
Viviamo giorni drammatici in cui assistiamo in diretta TV, oramai sempre più assuefatti ed indifferenti, al genocidio di un popolo, allo sterminio di decine di migliaia di bambini, al massacro senza fine di donne ed anziani innocenti, ma per il servizio pubblico della Rai l’oggetto dello scandalo da censurare è un piccolo aquilone rosso, bianco, verde e nero, impresso su una t-shirt di un ragazzo dal pensiero non omologato».

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