Non sono bastate le rassicurazioni della sindaca Marialuisa Forte che, alcuni giorni fa, ha dichiarato che la giunta sta valutando le varie proposte di immobili pervenute in Comune per evitare il trasferimento degli alunni della D’Ovidio nella scuole ponte di Selvapiana. Il leader del cantiere civico Pino Ruta vuole che la volontà del Comune sia messa nero su bianco. Il consigliere ha infatti depositato una corposa e dettagliata proposta di delibera in cui chiede all’Aula di Palazzo San Giorgio «di esprimere il proprio parere negativo alla locazione, previa ristrutturazione e adeguamento funzionale, alla cosiddetta scuola ponte nel fabbricato di contrada Selvapiana».
A far storcere il naso all’avvocato la delibera di giunta del 7 giungo scorso – quando era ancora in carica l’amministrazione Felice – che ha dato l’ok al progetto esecutivo per l’adeguamento della struttura fieristica di Selvapiana per un investimento complessivo di 3 milioni e mezzo di euro. Il consigliere ha però sottolineato come il fabbricato non sia sicuro sotto il profilo sismico, oltre a rimarcare l’inopportunità di un trasferimento in un’area periferica che creerebbe enormi disagi per le famiglie degli alunni ed il personale scolastico.
Ruta chiede dunque di sospendere tutte le procedure in corso e invita gli uffici e gli organi comunali competenti a sottoporre al Consiglio, in tempo utile, soluzioni alternative, anche alla luce delle risultanze dei più recenti avvisi indetti dall’amministrazione per la ricerca di fabbricati da adibire a scuola in centro.
Un atto che la minoranza di centrodestra ha già ‘letto’ come la prima spaccatura all’interno della maggioranza Forte. Del resto, una della conditio sine qua non per l’accordo tra civici e progressisti, era proprio il trasferimento della Francesco D’Ovidio in una zona centrale, e non in periferia come stabilito dalla precedente amministrazione 5 Stelle. Insomma, per il centrodestra il rapporto di fiducia tra civici e dem – nonostante le nomine di ben tre assessori del cantiere all’interno dell’esecutivo – starebbe già scricchiolando.
La questione sarà affrontata lunedì 9 settembre, nel corso del consiglio monotematico sull’edilizia scolastica e non si escludono colpi di scena.

Commenta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.