Una crisi, quella idrica, che ormai ha assunto i contorni della guerra politica, soprattutto all’interno di Palazzo San Giorgio. Nonostante le varie comunicazioni da parte della sindaca di Campobasso Marialuisa Forte, il malcontento tra i cittadini è palpabile. A fare chiarezza, con un post sui social, è l’assessore alle attività produttive Giose Trivisonno che punta il dito contro parte del centrodestra – e non solo – colpevole di strumentalizzare la vicenda. «C’è un pezzo di classe dirigente (politici, giornalisti, opinion leaders) che vigliaccamente non contribuiscono a dare le giuste informazioni sulla vicenda della chiusura acqua corrente a Campobasso (contribuendo al “torbido”).
Si dovrebbe essere seri, onesti e coscienziosi: i cittadini hanno diritto di essere informati e di poter protestare per una situazione ormai imbarazzante (le autobotti, siamo alle autobotti). Alcuni, invece, ad ogni annuncio di chiusura flusso idrico imprecano sui social contro il Comune di Campobasso e la Sindaca Forte dimostrando di essere o ignoranti o in malafede.
Sappiamo bene, infatti, che la gestione dell’acqua regionale (captazione e erogazione a Comuni Molisani e a regioni limitrofe) è in capo a Molise Acque, mentre Egam-Grim gestisce le reti idriche comunali da ormai quasi 3 anni.
Adesso basta, fosse per me dichiarerei il Comune di Campobasso e tutti i residenti in città parte lesa di questa storia».
Nelle scorse ore, però, anche i consiglieri di opposizione di Fratelli d’Italia, hanno voluto dire la loro, evitando però di addossare responsabilità in capo all’amministrazione comunale: «Il gruppo consiliare di FdI, nelle persone dei consiglieri Francesco Pilone, Mario Annuario e Stefania Di Claudio, esprimono seria preoccupazione per gli ultimi accadimenti in merito alla crisi idrica che sta colpendo seriamente l’intera Regione Molise ed in particolare modo la città di Campobasso.
Evitando facili strumentalizzazioni, accuse reciproche e scaricabarili di sorta, il Gruppo Consiliare di Fratelli d’Italia coglie l’occasione per evidenziare alcuni aspetti che ritiene fondamentali per la migliore gestione di questa delicatissima fase, assicurando sin da ora la massima collaborazione per il bene dei cittadini e della città.
Nella piena consapevolezza che le sorgenti acquifere, quindi diciamo le espressioni della natura, presentino un ciclo periodico mediamente di durata trentennale, e che questa ciclicità manifesta “curve” alte e “curve” basse, siamo consci che quella più bassa, detta “morbida”, è in pratica quella che stiamo vivendo e che sicuramente poteva essere gestita diversamente se avessimo avuto condotte idriche più “sane” ed una gestione, soprattutto comunicativa, più qualificata cosa che così non è stata. Non è il momento di fare accuse ma di affrontare l’emergenza con serietà e consapevolezza.
Bene le chiusure notturne: ma vanno rivisti gli orari! Le riaperture dei serbatoi previste, in questi giorni, per le ore 6.00 del mattino, sono tardive, visto che le condotte impiegano tempo, circa due ore e più, per garantire l’acqua, ad una certa pressione, nelle abitazioni. Quindi proponiamo di anticipare, lì dove dovesse continuare questa metodologia di “accumulo” notturno, l’orario di riapertura almeno alle 4.30/5.00 del mattino, per garantire alle famiglie, almeno alle 6.00/6.30, di avere l’acqua in casa per poter affrontare la giornata.
Abbiamo sentito di una cabina di regia permanente con tutti gli organi istituzionali interessati. Bene!Ci farebbe piacere prenderne parte attraverso una nostra rappresentanza (oggi minoranza ma tre mesi fa espressione democratica della maggioranza dei cittadini di Campobasso) per dare un nostro contributo diretto e soprattutto per essere messi al corrente delle scelte effettuate e da effettuare per dare “contezza” ai cittadini che oggi quotidianamente ci interpellano.
Non crediamo che sia il momento di fare guerre tra poveri (di acqua) e quindi tra Regioni limitrofe legate da accordi e contratti di somministrazione del bene primario. Risulta indispensabile, invece, garantire che le decisioni di razionalizzazione del bene pubblico “acqua” siano equipollenti per tutti e ponderate in base all’incidenza reale del fabbisogno su un territorio.
Come Gruppo di Fratelli d’Italia al Comune di Campobasso confermiamo la nostra piena disponibilità ad un confronto serio e costruttivo, e non strumentale, per affrontare questa delicatissima fase che interessa la città».

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