Ci sono anche dei campobassani tra i manifestanti provenienti da diverse città italiane che hanno preso parte al corteo pro Palestina tenutosi a Roma. È quanto riferisce l’Ansa. In settemila avevano sfidato il divieto della questura partecipando alla manifestazione non autorizzata, aderendo alla stessa mobilitazione lanciata in altre città europee per l’intero fine settimana in vista della ricorrenza di oggi, anniversario degli attentati di Hamas che lo scorso anno furono seguiti dall’invasione di Gaza da parte dell’esercito israeliano.
Un arresto, quattro fermati, oltre 200 persone allontanate prima della manifestazione, 34 persone feriti, di cui 30 delle forze dell’ordine. Un dirigente della Polizia di Stato ha riportato la frattura del bacino mentre una ragazza è stata colpita alla testa e soccorsa sul posto. Questo il bilancio della guerriglia urbana scatenata con bombe carta, lancio di bottiglie e sassi e pali della segnaletica divelti in strada usati per sfondare il cordone delle forze dell’ordine.
Al termine della manifestazione sono stati emessi 51 fogli di via per i partecipanti provenienti, oltre che da Campobasso, anche dalle città di Varese, Livorno, Brindisi, Napoli, Salerno, Torino, Firenze, Milano, Perugia, Modena, Catania e Bari.
Ai manifestanti incappucciati la polizia ha risposto con idranti, fumogeni e cariche per disperdere i violenti.
«Da quanto avvenuto oggi a Roma arriva la conferma della fondatezza delle ragioni poste alla base del divieto emesso dalla questura di Roma – spiegano fonti del Viminale all’Ansa -. La decisione è scaturita sulla base di valutazioni legate a informazioni acquisite nelle scorse settimane che lasciavano presagire rischi per l’ordine pubblico. Il primo fattore critico era rappresentato dagli infiltrati intenzionati a utilizzare una numerosa manifestazione per confondersi all’interno di un corteo più ampio e attaccare obiettivi sensibili oltre che le forze di polizia, come poi effettivamente avvenuto a piazzale Ostiense».
Foto Ansa