Un bocciatura senza mezzi termini quella della sindaca di Campobasso Marialuisa Forte alla legge di bilancio. Anche in qualità di componente del Comitato europeo delle Regioni, come rappresentante della comunità locali del centro-sud Italia e delle aree interne nell’importante organo consultivo dell’Unione Europea, Forte sottolinea come il documento finanziario del governo Meloni rappresenti «una stangata da oltre 4 miliardi di euro per gli enti locali, che scarica i costi sui cittadini. Come amministrazione comunale di Campobasso, esprimiamo profonda preoccupazione per gli effetti devastanti che questa manovra avrà sui servizi essenziali, in una regione già fortemente penalizzata.
I tagli previsti sono estremamente pesanti: un taglio di 570 milioni per il 2025, di cui 140 milioni a carico di Comuni, Province e Città Metropolitane. Il governo nazionale – rimarca – toglie risorse fondamentali al Mezzogiorno ed alle comunità locali.
A tutto questo si aggiunge il blocco del turnover al 75% delle assunzioni, che si tradurrà in un pesante indebolimento delle pubbliche amministrazioni sul fronte dell’efficienza e dell’innovazione. Il che significa cristallizzare gli squilibri distributivi tra amministrazioni, penalizzando i territori più in difficoltà e i cittadini più deboli. Tra le misure più gravi, vi è il taglio del fondo per le piccole opere comunali, la riduzione dei contributi per investimenti in rigenerazione urbana e progettazione, e il ridimensionamento del “Programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare”. A partire dal 2029, il fondo per investimenti a favore dei comuni subirà una drastica riduzione di 2,1 miliardi di euro all’anno, fino al 2034.
La città di Campobasso e tutto il Molise sono particolarmente colpiti da queste misure. Già carenti di servizi essenziali come sanità e trasporti, questa rappresenta l’ennesima stangata.
La situazione è oggettivamente drammatica.
Come amministrazione comunale di Campobasso – conclude la sindaca Marialuisa Forte – denunciamo con forza le scelte sbagliate del governo nazionale. Non possiamo accettare che i tagli agli enti locali mettano in ginocchio i servizi essenziali offerti ai cittadini, come la manutenzione delle infrastrutture, i servizi sociali, i trasporti e l’assistenza ai più fragili.
È comprensibile che ci siano particolari preoccupazioni sull’impatto che questo provvedimento avrà sulle fasce più vulnerabili dei cittadini e per la loro qualità della vita. La manovra riduce l’accesso a cure mediche, all’assistenza domiciliare e ad altri servizi essenziali.
Ma non solo. I tagli rappresentano un fortissimo rischio di maggiore isolamento del nostro Molise.
È nostro dovere quindi continuare a far sentire la nostra voce e a lottare per una gestione equa e sostenibile delle risorse, che tenga conto delle reali esigenze dei territori e delle comunità».