La notizia era stata annunciata pochi giorni fa dalla sindaca Forte, tramite nota ufficiale, in occasione dell’anniversario del crollo della Scuola Jovine di San Giuliano di Puglia: «Affinché tragedie simili non si ripetano, è imperativo che le scuole, luoghi di conoscenza e formazione, siano anche luoghi sicuri, dotati di mura e tetti solidi in grado di proteggere i nostri ragazzi da eventuali calamità. Molto è stato fatto in questa direzione. Le scuole di competenza del Comune di Campobasso – Jovine, Colozza e Petrone – sono tutte a norma. A breve poseremo la prima pietra per la nuova scuola Montini.
Nel frattempo – l’annuncio -, abbiamo trovato una sistemazione temporanea anche per gli alunni della D’Ovidio che, grazie a un cospicuo finanziamento, sarà abbattuta e ricostruita. Le classi della Primaria saranno ospitate nello stabile dell’ex Avvocatura dello Stato in via Garibaldi, mentre gli studenti della Secondaria di primo grado troveranno accoglienza presso l’istituto “Pilla” in via Veneto».
Come si evince dalla determina dirigenziale n.3958 pubblicata il 29 ottobre sul sito del Comune, dopo la pubblicazione del bando esplorativo per individuare un edificio atto allo scopo, a Palazzo San Giorgio sono pervenute due proposte. Si è reso dunque necessario procedere alla costituzione di apposita commissione per la valutazione delle proposte, sia sotto il profilo tecnico che sotto il profilo economico finanziario.
A pochi giorni dalla costituzione della commissione è arrivato poi l’annuncio relativo all’individuazione dell’edificio in cui sorgeva l’ex Avvocatura in via Garibaldi quale struttura scelta per ospitare le classi della primaria.
La notizia, però, non ha convinto un cittadino di Campobasso che ha inviato una nota ai consiglieri di Forza Italia Domenico Esposito e Nicola Cefaratti in cui denuncia presunte anomalie nella procedura: «Nella serata di ieri (venerdì 1 novembre, ndr), unitamente al collega Nicola Cefaratti siamo stati destinatari di una segnalazione a firma di “un cittadino campobassano” nella quale si fanno rilevare delle gravi anomalie procedurali se confermate le indiscrezioni riportate!
Parrebbe che la sindaca di Campobasso, Marialuisa Forte si sia lasciata andare in dichiarazioni afferenti l’esito di una procedura di gara non ancora conclusasi; si tratta degli ulteriori locali necessari ad ospitare gli alunni della Scuola D’Ovidio per consentire i lavori di demolizione e ricostruzione del plesso scolastico!
La stessa sindaca incurante dell’esito della procedura di valutazione delle offerte pervenute da parte della Commissione interna al Comune, opportunamente costituita – sottolineano i due consiglieri -, parrebbe si sia già espressa in merito alla scelta finale, individuando nei locali di via Garibaldi dove era allocata sino a qualche tempo fa l’Avvocatura l’ulteriore sede per accogliere gli alunni della D’Ovidio, in aggiunta agli spazi già individuati presso l’istituto Pilla frutto di un accordo con la Provincia di Campobasso!
La “cosa” ci ha lasciati subito MOLTO perplessi, essendo che non ci risulta che la Commissione giudicatrice costituita il 29 ottobre, si sia riunita per valutare le offerte e decretare un eventuale aggiudicatario!
Questa improvvida e avventata dichiarazione lascia forti dubbi rispetto alla linearità e trasparenza delle procedure messe in campo! Certamente chiederemo chiarezza nelle sedi opportune!
Ma intanto abbiamo ritenuto doveroso dare risalto ad una segnalazione a noi pervenuta da parte di un “cittadino indignato” che se confutata raccoglierà il più totale “disappunto” da parte nostra!
La trasparenza, l’imparzialità ed il rispetto delle procedure sono baluardi ineludibili sui quali si deve fondare una buona amministrazione volta al perseguimento del pubblico interesse, che non può essere condizionato dal pensiero unico di taluno che nel bene pubblico non ravvede proprie soddisfazioni!».
Esposito e Cefaratti, a corredo delle dichiarazioni, hanno allegato e inviato alla stampa anche la segnalazione del “cittadino campobassano” pervenuta all’indirizzo dei due consiglieri che di seguito riportiamo: «Leggo sui quotidiani locali di oggi (1 novembre, ndr) che l’amministrazione Forte con grande enfasi comunica alla cittadinanza di aver definitivamente risolto il problema delle scuola D’Ovidio avendo trovato, oltre alle aule del ragioneria, un immobile in via Garibaldi ex sede dell’avvocatura dove trasferire le aule della primaria.
Oltre a sottolineare come nel corso degli ultimi anni si sia affrontato senza una logica programmazione il tema della sicurezza delle scuole costringendo le famiglie e gli studenti a pellegrinaggi in vari immobili, spesso non tenendo in debito conto le esigenze della didattica, vorrei soffermarmi all’ultima trionfale comunicazione della sindaca Forte sulla scuola D’Ovidio.
Oltre dieci aule delle scuole elementare della D’Ovidio verranno trasferite nell’immobile di via Garibaldi, ex avvocatura, un immobile di proprietà di un privato che già sta per fittare al Comune in cambio di un importante fitto un altro immobile in via Berlinguer da destinare temporaneamente a scuola.
Su questo immobile, per dare seguito ad uno scellerato impegno preso dai 5 stelle, la nuova amministrazione in tempi record ha approvato una variante urbanistica rendendo possibile trasformare piani a cantine e a garage, quando andrà via la scuola, ad uffici attività produttive ecc. con una evidente rivalutazione economica del valore dell’immobile stesso.
Ma veniamo all’immobile di via Garibaldi: viene pubblicato la scorsa settimana un bando per reperire nuovi immobili da destinare ad aule per accogliere oltre 10 classi delle elementari della scuola Dovidio, bando pubblicato per pochissimi giorni a seguito della scadenza del quale viene nominata una apposita commissione, in data 29 ottobre scorso, deputata a valutare le offerte pervenute ed individuare l’immobile che meglio rispondesse alle esigenze di trasferimento delle aule.
Ma badate bene, nonostante non sia pervenuta solo l’offerta dell’immobile di via Garibaldi e ragionevolmente ancor prima che la commissione tecnica nominata per valutare se l’immobile sia idoneo ad accogliere la scuola o meno, la sindaca comunica alla città che le classi della scuola elementare della D’Ovidio andranno trasferite nell’immobile di via Garibaldi.
Davvero da non credere: la sindaca e la sua giunta e forse la sua maggioranza senza aver atteso l’esito di una gara pubblica a cui hanno concorso più soggetti, senza che la commissione tecnica si esprima sulla bontà delle due offerte, già decide chi vince la selezione e quindi dove collocare la scuola.
E non può essere sottaciuto anche un altro elemento: l’immobile che la sindaca sceglie senza una valutazione tecnica, senza che la commissione nominata per valutare le offerte si sia ancora riunita, per puro caso è di proprietà dello stesso soggetto che già ha in corso un importante contratto di fitto per un’altra scuola e ha beneficiato della variante urbanistica sopra richiamata
Mi auguro – conclude il cittadino – che le cose sopra riportate non siano vere perché se così non fosse davvero si dimostrerebbe la totale inadeguatezza e sfrontatezza dell’amministrazione comunale Forte targata pd, 5s e civici».