Ci risiamo. Ieri mattina gran parte dei cittadini di Campobasso, senza alcun preavviso, ha trovato i rubinetti a secco. Nonostante la riapertura dei serbatoi, come accade ormai da settembre, fosse prevista alle 5, in diverse zone della città l’acqua è tornata a scorrere intorno 8 e, in alcuni casi, anche più tardi. Enormi i disagi per cittadini e genitori degli alunni che, fino all’ultimo, hanno temuto la chiusura delle scuole che, fortunatamente, è stata scongiurata in extremis. Questa volta l’inconveniente non dipende dal livello dei serbatoti, ma sarebbe da impuntare ad un tecnico di Molise Acque che, per motivi personali (non è stato chiarito di che natura, ndr) non ha effettuato le aperture dei serbatoi. Una situazione che ha mandato su tutte le furie non solo i campobassani ma anche la sindaca Marialuisa Forte che annuncia azioni legali. «Ancora una volta il Comune di Campobasso si trova a dover affrontare un grave disservizio, di cui è parte lesa, causato dall’inefficienza di Grim e Molise Acque. L’amministrazione comunale, all’oscuro di tutto, ha chiesto immediatamente spiegazioni sia alla Grim che a Molise Acque. Entrambe hanno confermato che il disguido è stato causato esclusivamente dall’operatore incaricato da Molise Acque (ente regionale che il Comune di Campobasso non controlla in alcun modo), il quale non ha aperto i serbatoi Calvario e Cese Basso all’ora stabilita, cioè alle cinque di mattina, per motivi personali.
Come amministrazione comunale – tuona la sindaca – non possiamo che denunciare con forza questo ennesimo episodio di cattiva gestione del servizio idrico. È intollerabile che i cittadini debbano subire tali gravi disagi a causa dell’incompetenza e della negligenza di Grim e Molise Acque. La pazienza dei cittadini è ormai al limite, e non è accettabile che la città capoluogo venga trattata in questo modo.
Il Comune di Campobasso è parte lesa in questa vicenda che si protrae da troppo tempo. È giunto il momento di prendere provvedimenti legali forti e decisi. Annunciamo quindi la nostra intenzione di avviare un’azione legale contro Grim e Molise Acque per difendere i diritti dei cittadini e tutelare il Comune di Campobasso. Questo per mettere fine a tali disservizi e rispondere anche agli attacchi pseudo politici di chi, in malafede, (il riferimento ad alcuni consiglieri di centrodestra di Palazzo San Giorgio, ndr) fa finta di non sapere come stanno realmente le cose, alimentando solo confusione e disinformazione.
Un’azione legale è necessaria affinché siano messi in atto sistemi di garanzia: se un operatore non si sente bene, ci deve essere un altro pronto a sostituirlo immediatamente, evitando che la città resti senz’acqua proprio quando la maggior parte delle persone si prepara per andare a scuola e al lavoro.
Se c’è un problema di comunicazione, tutto deve essere reso noto in tempo utile affinché ogni cittadino sia avvisato preventivamente. L’unico interesse è che il Comune di Campobasso sia trattato in maniera adeguata.
Ci impegniamo a vigilare affinché episodi simili non si ripetano in futuro e affinché sia garantita una gestione efficiente e puntuale del servizio idrico. La cattiva gestione e i conseguenti disagi imposti ai cittadini non possono essere oltremodo accettati. Per questo è giunto il tempo di agire anche legalmente a tutela delle ragioni dei cittadini».
Insomma il Comune pensa anche ad una class action per risarcire le tante attività, come bar e pasticcerie, pesantemente penalizzate dalla mancanza di acqua nelle prime ore del mattino. «Anche durante lo scorso weekend festivo – evidenzia Forte – avevo chiesto in prima battuta di non procedere con le chiusure notturne almeno venerdì e sabato per venire incontro alle esigenze di ristornati e locali, o, quantomeno di posticiparle a mezzanotte. Non c’è stato nulla da fare – ammette con amarezza – hanno interrotto il flusso alle 23». L’amministrazione lamenta soprattutto la totale assenza di comunicazione da parte delle società che gestiscono la risorsa idrica: «L’incertezza che vivono i cittadini purtroppo è anche la nostra – ha concluso Forte -. Nonostante le continue sollecitazioni il Comune non viene aggiornato sulla durata delle chiusure notturne, se questa azione straordinaria stia o meno migliorando la situazione, sui livelli dei serbatoi. Viviamo di comunicazioni giorno per giorno, e questo non è più accettabile».

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