La crisi idrica non sembra avere fine ed ora si allarga anche ai comuni dell’hinterland. Nonostante non siano stati forniti i dati sui livelli dei serbatoi di Campobasso, come denunciato dalla sindaca di Campobasso Marialuisa Forte dopo il caos registrato martedì mattina, Grim e Molise Acque proseguono nelle chiusure notturne, limitandosi a comunicare gli orari giorno per giorno. Come già accaduto lo scorso fine settimana, anche domani e venerdì la Grim chiuderà i serbatoi di Cese Basso, Cese Alto, Monforte e Calvario dalle 23 alle 5 del mattino.
Un duro colpo per le attività di ristorazione e per i locali che, senza acqua già dalle 23, saranno costretti inevitabilmente a chiudere con largo anticipo perdendo così incassi e clienti. Una decisione che ha scatenato l’ira di molti titolari di attività, che minacciano azioni forti e class action. Eppure, nelle scorse settimane, grazie anche alle sollecitazioni dell’amministrazione comunale, si era riusciti a trovare un compromesso, scongiurando la sospensione del flusso idrico almeno la notte di venerdì e sabato. Ora, però (senza fornire alcuna motivazione) è arrivato il dietrofront di Grim che ha predisposto le medesime chiusure, con gli stessi orari, anche nei comuni di Baranello e Vinchiaturo. Il provvedimento non è andato giù al sindaco Luigi Valente che ha chiesto, con una nota ufficiale inoltrata al presidente della Grim Massimo Saluppo, di evitare le chiusure.
«Durante le ore notturne i serbatoi principali del comune di Vinchiaturo – scrive Valente – risultano essere quasi sempre pieni, considerando che le uscite risultano irrisorie e le reti comunali attualmente non sono colpite da rotture e perdite cospicue, così come agevolmente verificabile dai dati forniti dal sistema di telecontrollo. Pertanto va sottolineato che tale scelta – motiva il primo cittadino – comporterebbe esclusivamente l’inevitabile incremento di rotture delle condotte idriche, disservizi alla popolazione e alle attività economiche, aggravio dei costi per la collettività a seguito delle riparazioni, spreco della risorsa idrica a seguito delle scorte che la popolazione inevitabilmente andrà a fare. Dunque si invita la società a voler valutare l’eventuale revoca del provvedimento».
Per il momento, la Grim non sembra orientata a cambiare idea, imputando la necessità delle chiusure di Campobasso e degli altri comuni «alla riduzione dell’apporto idrico fornito da ASR Molise Acque, conseguente all’ulteriore calo dell’erogazione delle sorgenti e dell’impossibilità di una maggiore fornitura». Dunque, una situazione in stallo da settimane e che potrebbe continuare ancora a lungo, con pesanti ripercussioni sui cittadini e le attività commerciali.