Durante la seduta dedicata alla presentazione del Dup in aula erano volati gli stracci. Il motivo? L’inserimento dell’adeguamento della scuola ponte di Selvapiana all’interno del documento unico di programmazione. Ora la giunta, come già garantito nel corso del Consiglio, archivia definitivamente il progetto, avendo trovato due soluzioni alternative per gli alunni della scuola D’Ovidio che saranno trasferiti in parte al Pilla, in parte, con molta probabilità, nella ex sede dell’Avvocatura di Stato. Una passaggio ‘formale’ che la stessa minoranza (ma pure il cantiere civico) aveva preteso. Ieri l’esecutivo Forte ha approvato la delibera che di fatto ‘depenna’ l’adeguamento della struttura fieristica di Selvapiana dal programma triennale delle opere pubbliche e dagli obiettivi elencati all’interno del Dup.
È infatti «da ritenersi superata – si legge nella delibera – la originaria soluzione prospettata nel piano triennale delle opere pubbliche per una ristrutturazione delle strutture di Selvapiana, incompatibili allo stato con i ristretti tempi imposti per il trasferimento degli studenti della scuola “D’Ovidio” e con l’imminente inizio dei lavori di demolizione del vecchio fabbricato oggetto di avvio dei lavori di ristrutturazione entro la fine del presente anno (a pena di revoca del finanziamento)».
L’intervento, dell’importo complessivo di 3,5 milioni di euro, dunque è stato eliminato. Questo però, non esclude che possa esserci una riqualificazione della struttura di Selvapiana, considerando che il Comune ha già utilizzato 240.000 euro per la progettazione. Il vice sindaco Colucci, al riguardo, era stato già chiaro: «Le procedure che sono state avviate per la scuola potranno comunque essere riutilizzate per altre attività utili e per un utilizzo intelligente di Selvapiana. Le spese fatte per la progettazione e la verifica sismica saranno certamente utili in futuro».