Immediata la replica del presidente di Molise Acque Stefano Sabatini che, assicurando che la società darà puntuali risposte alla diffida della sindaca Forte, ha voluto in primo luogo smorzare i toni. «La drammatica crisi idrica che sta affrontando Campobasso e tutto il Molise non credo vada affrontata attaccando gli enti che si occupano delle risorse idriche. Penso sia più costruttivo – evidenza l’avvocato – sedersi tutti attorno ad un tavolo per trovare una soluzione, come già stiamo facendo da alcuni mesi». Per il vertice di Molise Acque la situazione, seppur nella sua gravità, è comunque piuttosto chiara: «Stiamo vivendo quello che è a tutti gli effetti un evento calamitoso, una siccità mai verificata in questa regione. Le sorgenti sono a meno della metà della portata ordinaria, ma nonostante questo noi forniamo più acqua di quanto dovremmo. Basti pensare che la sorgente del Matese, quella che serve Campobasso – spiega Sabatini – nel 2023 forniva 3mila litri d’acqua al secondo. Ora, a distanza di un anno, si ‘viaggia’ ad appena 1.400 litri al secondo, dunque meno della metà, e purtroppo il livello scende di giorno in giorno». Dunque, in assenza di piogge ma soprattutto di precipitazioni nevose la situazione non è destinata a migliorare e le chiusure notturne solo l’unica strada al momento praticabile. Sabatini, però, ammette che il problema della carenza idrica si ripercuote in maniera così pesante ed evidente in particolar modo su Campobasso a causa delle condizioni delle rete idrica: «Se non ci fossero state perdite così cospicue sul capoluogo, probabilmente la siccità non sarebbe stata neppure avvertita. Campobasso ha purtroppo una dispersione idrica del 66% e questo comporta dei consumi abnormi. Fortunatamente la rete gestita da Molise Acque, che ricordo si occupa solo della captazione dalle sorgenti, non presenta perdite, altrimenti ci saremmo trovati di fronte ad una catastrofe».
L’avvocato non risparmia stoccate all’ex sindaco di Campobasso e attuale consigliere regionale Roberto Gravina «che in Consiglio si straccia la vesti – dice Sabatini – ma avrebbe potuto utilizzare i fondi del Pnrr per la rimodernare la rete idrica quando era ancora in capo al Coumune e non alla Grim». Infine l’avvocato smentisce, come dichiarato dallo stesso Gravina e dalla sindaca, che non ci siano interruzioni notturne del flusso idrico nel beneventano, ma ammette: «Noi, come Molise Acque, non abbiamo il potere di imporre le chiusure nei comuni campani, ma abbiamo invitato tutti i sindaci del Beneventano, al pari di quelli molisani, di interrompere il flusso idrico durante la notte. Se poi qualche sindaco ‘fa il furbo’, non possiamo saperlo».