Gli alunni della D’Ovidio saranno trasferiti dopo le vacanze di Natale, dunque con l’inizio del nuovo anno le classi saranno dislocate in due sedi differenti: i ragazzi delle medie faranno lezione all’istituto Pilla di via Veneto, i bimbi delle elementari nei locali dell’ex avvocatura di Stato in via Garibaldi. A fugare ogni dubbio è la sindaca di Campobasso Marialuisa Forte che ieri, a margine del Consiglio, ha voluto tranquillizzare genitori e personale scolastico in merito alle criticità emerse nella sede di via Garibaldi.
A sollevare perplessità sono stati, alcuni giorni fa, i consiglieri di Forza Italia Mimmo Esposito e Nicola Cefaratti che, sulla scorta della relazione dei tecnici comunali messa nero su bianco nella determina dirigenziale del 14 novembre, hanno evidenziato come la scelta della sede di via Garibaldi sia inopportuna dal punto di vista della sicurezza.
Il Comune invece va avanti, garantendo che la criticità sono superabili, come rimarcato da Forte: «Non c’è stato nessun dietrofront, tutte le certificazioni, incluse quelle sismiche, confermano che la sede è a norma. L’unico problema è rappresentato da una scala che non rispetta pienamente le norme, essendo più stretta di 19 centimetri rispetto agli standard. Tuttavia – ha spiegato la sindaca – si agirà in deroga, considerando anche il numero ridotto di alunni che occuperanno il secondo piano.
Dopo le vacanze natalizie – ha aggiunto Forte – inizieranno i lavori di demolizione della D’Ovidio e gli alunni saranno collocati in una struttura certamente più sicura di quella attuale. È vero – ammette – mancano i locali per il refettorio e la palestra, ma anche in altre scuole, purtroppo, gli alunni sono costretti a mangiare in classe. A questo proposito il Comune ha già appaltato i lavori per tre nuove mense per altrettanti istituti».
Una versione che continua però a non convincere Mimmo Esposito: «La pubblica amministrazione parla attraverso gli atti – ha dichiarato – e la determina del 14 novembre evidenzia carenze strutturali certificate da un tecnico professionista. Queste non rispettano i criteri del decreto ministeriale del 18 dicembre 1975-. Se un bambino si farà male, chi ne risponderà? Non si può ignorare un parere tecnico». Per il capogruppo di Forza Italia la sede di via Garibaldi, pur essendo vantaggiosa economicamente, presenta un ulteriore problema di tipo logistico: «La struttura si trova alla fine di via Garibaldi, in una strada molto stretta, praticamente un budello, e il trasferimento della scuola comporterà certamente dei disagi anche alla mobilità cittadina».

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