Dopo giorni di sciopero della fame, avviato per richiamare l’attenzione sul tema sicurezza a Campobasso, Salvatore Colagiovanni, consigliere comunale in quota ai Popolari per l’Italia, ha deciso di sospendere la sua iniziativa su consiglio medico. Una scelta dettata da motivi di salute, che però – come afferma il consigliere – non pregiudica la sua determinazione a portare avanti la battaglia per la sicurezza della città.
«Il mio obiettivo non cambia – spiega Colagiovanni –. Ho deciso di interrompere lo sciopero della fame per preservare la mia salute, ma continuerò a battermi per sensibilizzare le istituzioni su una questione che riguarda tutti i cittadini. La situazione è fuori controllo, e i fatti dimostrano che c’è un’emergenza che non possiamo più ignorare».
Colagiovanni e la sua famiglia, già profondamente scossi dal furto subito nella loro abitazione, hanno vissuto un ulteriore episodio che ha provocato timore. L’altra notte, un cinghiale entrato nel giardino di casa ha fatto scattare ripetutamente l’allarme, generando panico tra i suoi figli, che sono rimasti svegli fino all’alba. «Così non si vive» – racconta il consigliere. «Un conto è subire il furto dell’auto, un altro è trovare casa sottosopra, con cassetti rovesciati, quadri staccati dal muro, dispense svuotate e piatti rotti. Ciò ha terrorizzato i miei figli, soprattutto il più piccolo, che ora ha paura persino di andare da una stanza all’altra da solo».
La situazione è particolarmente delicata per Colagiovanni, che vive sullo stesso pianerottolo dei genitori anziani. «Ho sempre il terrore che qualcuno possa entrare in casa e fare loro del male» –, confida.
Nonostante le critiche ricevute sui social per la sua iniziativa, Colagiovanni tiene a precisare che la sua battaglia non è personale né politica. «Non volevo conquistare le cronache dei giornali né fare politica con un furto. Volevo solo richiamare l’attenzione su un tema che, evidentemente, le istituzioni non valutano nella sua reale gravità e nella percezione dei cittadini».
Come Popolari per l’Italia, il consigliere chiederà al sindaco di istituire un tavolo permanente, una sorta di “Vertenza sicurezza Campobasso”, per affrontare le criticità sul territorio.
Nel frattempo, i residenti delle contrade, compresa Sant’Antonio dei Lazzeri dove risiede lo stesso Colagiovanni, si sono organizzati autonomamente con chat WhatsApp per segnalare avvistamenti sospetti e auto sconosciute. «Questo “fai da te” – sottolinea Colagiovanni – nasce da una percezione di mancata sicurezza che invece dovrebbe essere garantita dallo Stato».
Colagiovanni chiude con un appello: «Mi dispiace se la mia iniziativa è stata fraintesa o se ho urtato la suscettibilità di qualcuno. Chiedo scusa per questo. Ma la mia intenzione era solo quella di sensibilizzare su un tema che riguarda tutti noi. Fermo lo sciopero della fame, ma non indietreggio di un solo millimetro».
ppm