L’ennesimo arresto, l’ennesimo episodio che, proprio in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, fa ancora più rumore e testimonia come il fenomeno sia tutt’altro estirpato. In manette è finito un uomo di Campobasso, accusato di maltrattamenti, minacce e lesioni ai danni della compagna. Ad allertare gli agenti della questura, lo scorso 22 novembre, un cittadino allarmato dalle urla di una donna che provenivano da un appartamento vicino. La vittima chiedeva insistentemente aiuto. Quando la squadra Volante è giunta sul posto – riscontrando che nell’abitazione indicata era presente una coppia di conviventi – la donna era visibilmente scossa ed in lacrime. Ha riferito agli agenti di essere stata aggredita dal proprio compagno, che, poco prima dell’arrivo dei poliziotti, l’aveva colpita ripetutamente con un’asse in legno e con un ferro da stiro, finendo per minacciarla con un grosso coltello, poi ritrovato e sottoposto a sequestro.
All’esito degli accertamenti svolti presso gli uffici della questura, l’uomo è stato arrestato e trasferito nel carcere di Campobasso.
La vittima, invece, è stata visitata presso il Pronto Soccorso e dimessa dopo le cure del caso. L’immediato intervento degli equipaggi della Questura ha impedito che per la donna potessero derivare conseguenze ancora più gravi.
La Polizia di Stato è impegnata quotidianamente sul fronte della prevenzione e del contrasto di comportamenti violenti ed abusanti perpetrati nei confronti di soggetti vulnerabili. In tale ambito, anche in occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, che annualmente si celebra il 25 novembre, è importante ribadire che la collaborazione dei cittadini assume un ruolo fondamentale per fare emergere fenomeni di violenza all’interno delle mura domestiche qualora le vittime non siano in grado di chiedere direttamente aiuto alle Forze di Polizia.
A tale scopo, oltre al numero di emergenza, è a disposizione anche l’App Youpol della Polizia di Stato che consente tramite smartphone di segnalare alla Questura, anche in forma anonima, tali episodi.