La presenza sul territorio nazionale di numerosi cittadini extracomunitari comporta per la Polizia di Stato impegno non solo sul fronte delle attività di contrasto al fenomeno dell’immigrazione clandestina, ma anche nella trattazione – questione più recente – delle molteplici richieste avanzate da soggetti stranieri, che necessitano di approfondimenti normativi, di accertamenti e di tempestività.
In particolare, nella provincia di Campobasso il quadro è ormai noto: riscontrabile da qualche anno una nutrita presenza di cittadini argentini che dichiarano di avere avi italiani. Numerose sono, pertanto, le richieste di questi ultimi tese al rilascio del permesso di soggiorno o, nel caso in cui abbiano ottenuto il riconoscimento della cittadinanza italiana, del passaporto.
La Polizia di Stato è impegnata costantemente nella valutazione di tali istanze, al fine di accertarne la legittimità, la fondatezza dei motivi posti alla base e la sussistenza dei presupposti richiesti dalla normativa di settore. Nell’ambito di tali attività di controllo e verifica, negli scorsi giorni, personale della Digos ha denunciato un giovane argentino responsabile del reato di dichiarazioni mendaci per conseguire illegittimamente l’iscrizione anagrafica presso un comune di questa provincia.
Nella specie, l’uomo, nel mese di settembre, dopo aver ottenuto il riconoscimento della cittadinanza italiana, ha presentato in questura l’istanza per il rilascio del passaporto dichiarando di risiedere nel predetto comune.
Gli investigatori della Digos hanno avviato una serie di accertamenti presso la residenza dichiarata che ha consentito di riscontrare l’assenza del ragazzo e l’assoluto stato di abbandono dell’immobile segnalato. Vi erano, infatti, evidenti segnali che l’abitazione fosse da tempo disabitata: erba alta, fitta coltre di foglie dinanzi all’ingresso, rete da cantiere lungo il perimetro dell’intero stabile.
Accertata, dunque, la mendacità delle dichiarazioni precedenti, lo stesso è stato denunciato alla competente Autorità Giudiziaria. Saranno oggetto di ulteriore valutazione da parte degli Uffici preposti le conseguenze sul piano amministrativo. Nell’ultimo trimestre, intanto, tenendo conto dei soli procedimenti riguardanti cittadini argentini, sono stati emessi cinque provvedimenti di rimpatrio volontario con adozione delle misure accessorie (ritiro del passaporto, obbligo di dimora e obbligo di firma presso un Ufficio di Polizia) a causa della posizione di irregolarità sul territorio nazionale. Rigettate anche 37 richieste di permesso di soggiorno (per motivi di lavoro, familiari o per attesa cittadinanza italiana) nei confronti di cittadini argentini.