I carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Campobasso hanno arrestato in flagranza di reato un 33enne di origini campane, già gravato di numerosi precedenti di polizia, che aveva tentato una truffa ai danni di una persona anziana lo scorso venerdì.
Si è trattato di quella che viene denominata ‘la truffa del carabiniere’ nella quale gli autori, spacciandosi al telefono per personale o collaboratori dell’Arma, ingannano gli interlocutori, spesso persone anziane, riferendo che un loro congiunto si trova in caserma dove è sottoposto ad un fermo di polizia e che, per la sua liberazione, occorre pagare immediatamente una multa. Ne consegue – come da prassi – una richiesta di denaro in contante, da reperire con urgenza, ma anche di raccogliere in alternativa gioielli o preziosi custoditi in casa, da consegnare ad un incaricato/collaboratore che si recherà presso l’abitazione in brevissimo tempo.
Vittima dell’episodio delittuoso, in questa circostanza, una donna di un piccolo centro alle porte di Campobasso che, tuttavia, è stata intuitiva nell’accorgersi della possibile truffa. Quest’ultima ha saputo efficacemente contrastare l’iniziativa delittuosa, assecondando le richieste telefoniche ma, nel contempo, allertando i familiari e vicini di casa, e soprattutto i Carabinieri. La tempestiva segnalazione giunta alla Centrale Operativa ha fatto scattare un dispositivo coordinato attraverso il quale il malvivente, recatosi presso l’abitazione per la consegna del denaro e dei gioielli, è stato colto in flagranza di reato ed assicurato alla giustizia, nonostante un suo tentativo di precipitosa fuga associata ad una violenta reazione, nella quale due militari hanno riportato alcune ferite. Poco dopo, però, il malvivente è stato contenuto ed arrestato.
Al termine degli accertamenti e delle formalità di rito, l’uomo è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Campobasso e messo a disposizione della competente A.g..
Un caso che ricorda l’importanza della costante informazione sui metodi di truffa e la necessità di immediata segnalazione – laddove dovessero comparire sospetti – alle forze dell’ordine.