Tra le realtà culturali più attive del capoluogo molisano spicca l’associazione Pro Crociati e Trinitari per le rievocazioni storiche molisane, impegnata da decenni nella valorizzazione della storia e delle tradizioni locali. La missione dell’associazione è chiara: riportare alla luce il passato del Molise attraverso eventi che, curati nei minimi dettagli, trasportano gli spettatori in epoche lontane, creando un legame profondo con le proprie radici.
L’associazione prende il nome da una delle leggende più suggestive della tradizione locale, quella dell’amore tormentato tra Fonzo Mastrangelo e Delicata Civerra. La vicenda, che richiama per certi versi la tragedia di Romeo e Giulietta di Shakespeare, è divenuta il simbolo delle lotte e delle divisioni che un tempo attraversavano la comunità di Campobasso, ma anche della passione e della cultura che uniscono oggi il territorio.
Alla guida di questa preziosa realtà c’è Giuseppe Santoro, che, in un’intervista esclusiva a Primo Piano, svela i retroscena e gli obiettivi dell’associazione. Tra le curiosità emerse, il lavoro certosino che precede ogni evento: dalla ricerca storica alla cura dei costumi, ogni dettaglio è pensato per offrire un’esperienza unica e coinvolgente.
L’impegno dell’associazione Pro Crociati e Trinitari si estende anche alla promozione del Molise al di fuori dei suoi confini, con l’obiettivo di far conoscere la ricchezza del patrimonio culturale regionale a un pubblico sempre più ampio.
Un’associazione che, con passione e dedizione, rappresenta un ponte tra passato e presente, contribuendo a mantenere vivo lo spirito del Molise e le sue tradizioni.
L’associazione quest’anno compie 70 anni, un traguardo importante che avete deciso di condividere con l’intera comunità coinvolgendo scuole, cittadini e istituzioni. I festeggiamenti culmineranno il prossimo dicembre. Come avete deciso di celebrare questa significativa ricorrenza?
«Sì, quest’anno l’associazione compie ben 70 anni dalla sua fondazione, avvenuta nel 1954 e siamo reduci da quasi un anno di celebrazioni. Per non ridurre tutto soltanto ad un evento abbiamo pensato di proporre alla città di Campobasso iniziative ed appuntamenti una volta al mese, da gennaio e fino a dicembre. La settimana scorsa abbiamo organizzato una due giorni di eventi dal titolo ‘Settant’anni di Storia – 1954-2024’ realizzando un cartellone di appuntamenti di vario genere. Dallo spettacolo itinerante in collaborazione con il Liceo Classico ‘Mario Pagano’, alla Cerimonia di Investitura e Conferma degli Associati e fino ad arrivare alla ‘Serata di Gala dei Crociati e Trinitari’».
Uno degli obiettivi dell’associazione riguarda la promozione della storia e delle eccellenze del territorio in modo da incentivare anche il turismo in regione. A tal proposito, pochi anni fa, avere dato il via ad una collaborazione con alcune aziende molisane, nello specifico il Centro Tartufi Molise e l’azienda vinicola Colle Sereno, per la realizzazione di prodotti locali con il brand dell’associazione. Com’è la risposta a questa iniziativa?
«Sicuramente è per noi motivo di grande orgoglio vedere realizzati prodotti del brand ‘i Crociati e i Trinitari’. Tutto nasce con l’obiettivo di valorizzare i prodotti e le tipicità del territorio fondendole con la storia e la cultura dei luoghi. La serie ‘L’Amore’ punta alla promozione di due delle eccellenze del Molise: il vino ed il tartufo, avvalendosi appunto delle aziende Centro Tartufi Molise e Colle Sereno.
La risposta è, da sempre, più che positiva. La gente ha accolto con entusiasmo l’idea, sostenendoci anche in questo ‘cammino’».
Le vostre rappresentazioni hanno varcato più volte i confini regionali, qual è l’esperienza che ha maggiormente segnato il vostro percorso?
«Certo, la nostra mission per eccellenza è quella di diffondere – quanto più possibile ed in maniera differente – la storia del 1500 di Campobasso al di fuori dei confini regionali. Difficile scegliere un’esperienza in particolare. Probabilmente, però, sfilare dinanzi Papa Giovanni Paolo II nel 1999 e Papa Francesco in Piazza San Pietro, per ben due volte, è un’emozione inspiegabile, unica nel suo genere. Calcare la strada che porta in Piazza San Pietro ed avere gli occhi addosso di migliaia di persone è qualcosa difficile da spiegare, qualsiasi parola non renderebbe l’idea».
Diverse anche le vostre apparizioni sulle reti nazionali, vera e propria vetrina non solo per l’associazione che si onora di guidare ma anche per il Molise intero.
«Ormai da qualche anno a questa parte siamo stati ‘scelti’ dalla produzione Rai per rappresentare non soltanto Campobasso ma anche accadimenti storici del Molise. Abbiamo preso parte, per ben due volte, al format ‘Paesi che vai’ in onda su Rai 1 e condotto da Livio Leonardi e, sempre sulla prima rete, abbiamo portato la storia dei Crociati e Trinitari nel programma ‘Linea Verde’. Ma non soltanto: abbiamo avuto il privilegio di rappresentare il capoluogo e la Regione anche a Sky, in occasione di ‘4 Hotel’ di Bruno Barbieri. Che dire? Anche questo è motivo di grande orgoglio».
Secondo lei esistono in città dei luoghi storici che meritano maggiore valorizzazione e attenzione da parte delle istituzioni?
«Probabilmente tutto il centro storico necessita di particolare attenzione e maggiore valorizzazione. Abbiamo un centro murattiano che potrebbe far invidia a molte città: luoghi nel quale si fondono storia, cultura e tradizione. Purtroppo, nell’ultimo periodo il centro storico è ‘vittima’ di delinquenza e di degrado ma sicuramente l’Amministrazione, in collaborazione con le associazioni e le attività della zona, riuscirà nell’intento di portarlo a nuova vita».
Se dovesse tracciare un bilancio di questi 70 anni di vita dell’associazione come definirebbe ad oggi questo lungo percorso?
«Un lungo percorso nel quale ci sono stati cambiamenti ed evoluzioni, come accade in tutti i contesti. Mi ritengo pienamente soddisfatto: l’associazione è cresciuta negli anni, ha assunto anche una connotazione diversa. Ciò che è importante è che il Sodalizio, che prima si riuniva soltanto per l’organizzazione della Rievocazione Storica della Pace tra i Crociati e Trinitari, ora è diventata un’associazione ben strutturata, composta da uno Staff di oltre trenta persone che – in maniera del tutto volontaria – si adopera per la realizzazione e la riuscita degli eventi. Inoltre, vantiamo la presenza di oltre 180 associati. Tra le altre cose, l’associazione ha in atto molte collaborazioni con Enti, Istituzioni di ogni genere».
Ci sono già progetti in cantiere per il prossimo anno?
«Certo. La nostra associazione è una macchina sempre in moto. Intanto siamo al lavoro per l’Estemporanea di Pittura che si terrà il 14 dicembre. In cantiere, per il prossimo anno c’è tanto ma, per scaramanzia, non sveliamo nulla. Sicuramente tante sorprese in arrivo e l’augurio è di tornare ancora per le strade della città con la Rievocazione Storia della Pace».
sl