Campobasso. «Muoviti lo dici a tuo fratello», spettacolo ‘da bar’ in Aula

Uno spettacolo a dir poco indegno quello andato in scena ieri mattina nel corso dei lavori del Consiglio comunale di Campobasso. Urla e insulti – in parte trasmessi in diretta streaming – tra il capogruppo di Fratelli d’Italia Francesco Pilone e il presidente dell’Assise Giovanni Varra. Ad accendere la miccia tra i due ‘ex colleghi’ di partito un presunto ritardo nell’operazione di voto. Il caos è scoppiato poco prima delle 10: il gruppo di Fratelli d’Italia annuncia di non prendere parte alla votazione sulla variazione di bilancio abbandonando l’aula.
L’apertura del voto però tarda ad arrivare e Pilone invita – con un ‘deciso’ «muoviti» – il presidente Varra ad accelerare le operazioni. Il presidente, piccato, chiede a sua volta modi più garbati all’esponente dell’opposizione: «Mi dia del ‘lei’ – replica Varra – muoviti lo dici a tuo fratello non a me». Insomma, toni e ‘scambi di battute’ non consoni ad una sede istituzionale. Il ‘dramma’ però si consuma al termine della votazione, subito dopo la sospensione della seduta. Come documentato in un video dai colleghi de Il Quotidiano del Molise, Pilone e Varra si ritrovano al centro dell’aula in un duro faccia a faccia, scambiandosi accuse pesanti e venendo quasi alle mani. A scongiurare un epilogo ancora più indecoroso alcuni consiglieri che hanno diviso i due contendenti e placato gli animi. Alla ripresa dei lavori, dopo circa un’ora, Varra ha annunciato che sporgerà denuncia per le offese personali ricevute da Pilone (che lo avrebbe definito «venduto»). È evidente che le tensione tra Pilone e Varra abbia una chiara matrice, che va ben oltre i lavori del Consiglio di ieri mattina. Il passaggio in maggioranza di Varra, primo eletto nelle liste di Fratelli d’Italia, e la conseguente nomina a presidente del Consiglio- mossa che ha scongiurato la temuta anatra zoppa – è stata mal digerita da tutto il centrodestra. Ma beghe di partito e screzi di natura politica non possono giustificare atteggiamenti simili, tanto più nell’aula del Consiglio e in diretta streaming.

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