Chiamato indirettamente in causa nella lettera-denuncia del presidente della Grim Massimo Saluppo, il sindaco di Benevento Clemente Mastella non è ‘rimasto a guardare’, anzi. In una dura controreplica smentisce i dati diffusi dal vertice della società che gestisce le rete idrica: «Ho appreso dagli organi di stampa, con non poco sgomento, di una sorta di ‘atto di accusa’ pubblico contro la città di Benevento da parte del presidente della Grim. In particolare, il presidente ha scritto una lettera a Molise Acque chiedendo, tra le altre cose, “l’immediata verifica degli accordi interregionali ed in special modo con la Campania”, puntando l’attenzione sulla città di Benevento che non soffre, a suo dire, di alcuna restrizione in merito al servizio idrico.
Ebbene, non si può che restare basiti a fronte di tali affermazioni – puntualizza Mastella – tra l’altro fondate su dati non corrispondenti al vero. Innanzitutto, gli accordi tra Regioni è evidente che vadano rispettati. Inoltre, a qualcuno incredibilmente sfugge che la portata di 450 litri/secondo, richiamata nella lettera, corrisponde a quanto attualmente viene consegnato alla Regione Campania, che è poi responsabile della sua distribuzione tramite gli acquedotti gestiti. La Città di Benevento è il terminale dell’acquedotto che dal partitore di Curti, attraversando la provincia di Benevento e distribuendo l’acqua in vari paesi, giunge fino al capoluogo», prosegue il primo cittadino.
«A Benevento quindi, a differenza dei numeri forniti del presidente della Grim, giungono meno della metà dei 450 l/s approvvigionati dal Molise. Solo grazie alle manovre dei tecnici della Regione Campania, con cui si opera in massima sinergia istituzionale, la Città di Benevento ha potuto contare su una portata mediamente costante in questi mesi. Grazie alla Gesesa, la società pubblico-privata che gestisce il servizio idrico a Benevento, si sta invece tuttora effettuando un’attenta distribuzione della risorsa, pur con i limiti legati alle carenze d’investimenti dovuti a diversi e ben noti fattori».
Mastella fuga i dubbi anche sulle mancate interruzioni del flusso idrico paventate da Saluppo: «In tal modo, pertanto, abbiamo potuto fronteggiare anche la carenza idrica estiva, in cui Benevento ha effettuato ben 48 chiusure notturne, con tanta pazienza e collaborazione da parte della cittadinanza. Tuttavia, anche nei momenti più difficili mai da Benevento e dal Sannio si sono levate grida di accusa contro altri territori.
Come è stato affermato nel recente convegno organizzato a Benevento da Gesesa e dall’Università degli Studi del Sannio in merito alla sostenibilità dei sistemi idrici, a cui hanno preso parte i massimi vertici dell’Ente Idrico Campano, il servizio idrico integrato è una cosa seria e solo in modo serio e consapevole può essere gestito, senza forme di propaganda che nulla hanno a che fare con l’erogazione di un servizio di pubblica utilità tanto fondamentale», conclude Mastella. Insomma la guerra dell’acqua continua ad alimentare lo scontro politico, anche al di fuori dei confini regionali.

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