Fino ad ora ha preferito non rilasciare alcuna dichiarazione. Dalla ‘sua parte’, del resto, si sono già schierati il comitato dei sindaci (che gli ha rinnovato la fiducia prorogando l’incarico di dirigente dell’Ambito territoriale), i responsabili dell’Ats e, indirettamente, anche gli assessori del Cantiere civico che hanno votato contro la delibera della riorganizzazione della macrostruttura. A distanza di alcune settimane Vincenzo De Marco rompe il silenzio e passa al contrattacco diffidando la sindaca Marialuisa Forte e il dirigente comunale. Una ‘guerra’, quella sulla gestione dell’Ats e soprattutto della riorganizzazione della macchina amministrativa di Palazzo San Giorgio, che sembra destinata a spostarsi nelle aule di tribunale. Oltre alla diffida, infatti, il dirigente Vincenzo De Marco ha mandato gli atti anche in Procura e alla Corte dei Conti. Il nodo della questione resta sempre la rotazione dei dirigenti prevista dalla giunta Forte che, nel caso del settore Politiche sociali, comporterebbe anche il ‘cambio’ della dirigenza dell’Ats. Tesi che De Marco, ma pure il comitato dei sindaci nonché il delegato regionale alle politiche sociali Stefania Passarelli reputano illegittima.
De Marco, infatti, riporta la «deliberazione 5 del 17 dicembre 2024 con la quale il Comitato dei sindaci dell’Ambito Territoriale Sociale di Campobasso, composto da 25 sindaci, regolarmente convocato e costituito, ha disposto, in via straordinaria, tra l’altro, la proroga delle funzioni del dirigente e responsabile amministrativo e gestionale, nella persona del dottor Vincenzo De Marco, e del funzionario e coordinatore d’Ambito, nella persona della dottoressa Raffaela Rosa, in conformità alla normativa regionale di cui al vigente Piano Sociale Regionale.
Tale decisione è stata assunta dopo avere preso atto del decorso del termine di efficacia dell’Accordo di Programma tra i comuni dell’Ambito Sociale, essendo stato lo stesso stipulato con effetti fino al 2022, per poi essere eccezionalmente prorogato, in vista delle nuove determinazioni programmatiche da parte della Regione Molise, in più soluzioni, dapprima sino a tutto il 2023 e, successivamente, sino a tutto il 2024 e da ultimo, con la citata deliberazione d’Ambito, fino al 30 giugno 2025. È stato dunque necessario disporre un’ulteriore eccezionale, straordinaria e temporanea proroga di sei mesi, sino al giugno 2025, al fine di consentire alla Regione Molise l’adozione degli atti necessari alla riprogrammazione dei servizi sociali sul territorio, consentendo per l’effetto ai comuni interessati la possibilità di organizzare gli stessi per i prossimi anni sulla base delle coordinate che saranno a breve dettate dalla stessa Regione Molise».
Insomma, nonostante quanto stabilito dal comitato, «il Comune di Campobasso, con la delibera di giunta 332 del 19 dicembre scorso, ha inteso disporre una riorganizzazione degli uffici e dei servizi, prevedendo, in particolare, la nomina a dirigente del Settore Sociale di altro dirigente in sostituzione del dottor De Marco è da ritenersi efficace con riguardo al solo perimetro di funzioni ed attribuzioni del Comune di Campobasso, non potendo, invece, incidere, in alcun modo, sul perimetro di attribuzioni e prerogative anche istituzionali del più vasto Ambito Sociale così come composto da altre innumerevoli autorità locali e da altri innumerevoli sindaci preposti alla cura del proprio territorio». De Marco, in definitiva diffida «l’Amministrazione comunale di Campobasso, in persona del sindaco Maria Luisa Forte, e del dirigente del Comune di Campobasso Nicola Sardella e di chiunque altro abbia titolo o ritenga di intervenire sulla vicenda, a volersi astenere dall’adottare atti e provvedimenti ovvero dall’esercitare attività in contrasto con quanto già deliberato dal Comitato dei Sindaci ovvero in difformità o aperto contrasto con quanto già deciso da tale organo di governo dell’ATS, da ultimo, con delibera n. 5 del 17 dicembre 2024.
In particolare, al fine di garantire la continuità ed il buon andamento di servizi pubblici essenziali/livelli essenziali di prestazioni sociali, si chiede di consentire e di non ostacolare il pieno utilizzo delle risorse tecniche, informatiche, umane, finanziarie, gestionali ed organizzative a disposizione dello Scrivente ai fini della gestione associata dei servizi di Ambito Sociale, come da Accordo di Programma all’uopo stipulato tra i 25 comuni dell’ATS in sede di approvazione del Piano di Zona e prorogato secondo legge al 30 giugno 2025».
Il dirigente di Palazzo San Giorgio ha poi trasmesso la diffida, oltre che ai soggetti in indirizzo, alle competenti Procura della Corte dei Conti della Regione Molise e Procura della Repubblica presso il Tribunale di Campobasso, quale doverosa informativa per tutto quanto di eventuale futura competenza in termini di danni erariali nonché ai fini degli articoli 340 e 650 del Codice Penale».