Una conferenza che da un lato ha chiarito alcuni aspetti legati alle tariffe, dall’altro ha voluto aprire al dialogo con la cittadinanza, «perché nulla è per sempre ed i provvedimenti si possono modificare, qualora ce ne fosse bisogno». La sindaca Marialuisa Forte spegne così le polemiche nate intorno alla modifica delle tariffe delle soste a pagamento e degli abbonamenti, evidenziando come l’iter per l’approvazione della delibera sia stato molto lungo e ben valutato da parte di tutta l’amministrazione. «Il provvedimento è finito due volte in commissione con varie valutazioni sia da parte della maggioranza che dell’opposizione – ha esordito la prima cittadina – e poi due volte in giunta. Una delibera ben pensata che mira, oltre alle regolamentazione delle tariffe, a promuovere un nuovo sistema di mobilità della città. Ovviamente ora verificheremo se i correttivi funzionano e, qualora non dovesse essere così, siamo pronti a cambiare anche ascoltando la voce dei campobassani».
A spiegare nel dettaglio la ratio delle modifiche il consigliere delegalo alla mobilità Lello Bucci: «Abbiamo agito per ridurre il volume di auto in centro e dare maggiore ricambio ai parcheggi. Dunque una motivazione di carattere ambientale ma anche funzionale alle attività commerciali, aumentando la possibilità di trovare parcheggio ai clienti». E in effetti prima delle modifiche, l’80% degli stalli blu era occupato da residenti e lavoratori muniti di abbonamento e da chi usufruiva di agevolazioni, come i possessori di auto elettriche o ibride. Dunque rimaneva ben poco per gli altri automobilisti. «Ora invece – ha spiegato Bucci – abbiamo previsto abbonamenti agevolati per i lavoratori non residenti nel parcheggio di Viale Manzoni, un’area poco utilizzata anche se vicinissima al centro, che ha a disposizione 250 posti».
Bucci ammette che «ci sono stati dei leggeri aumenti per l’abbonamento dei residenti per la prima auto, si passa da 220 euro a 270 euro. Però è pur vero che il costo della sosta si è abbassato, poiché la prima mezz’ora è gratuita e l’ora successiva costa solo 1 euro. Certo, le ore successive costano un po’ di più ma sempre nell’ottica di favorire il ricambio di auto ed evitare che si stazioni tutta la giornata nello stesso stallo del centro». Il nuovo piano tiene necessariamente conto anche dei cantieri che saranno aperti in centro, primo su tutti quello di piazza delle Repubblica che partirà a brevissimo per la demolizione della D’Ovidio e la realizzazione di un parcheggio multipiano da 250 posti, ma anche quello del marcato coperto che finalmente verrà riqualificato (i lavori sono stati affidati e dovrebbero partire tra un paio di mesi).
«Stiamo valutando anche altre aree per creare ulteriori parcheggi – ha detto il presidente della commissione Mobilità Nicola Cefaratti – ora che inizieranno i lavori al mercato coperto e a piazza della Repubblica, il monito è quello di usare di più i mezzi pubblici e liberare il centro.
Per altro la nostra città è dotata di un Pums e le scelte sulla viabilità vanno prese necessariamente su questo piano. Abbiamo cercato di conciliare la mobilità sostenibile e un centro libero dalla auto, velocizzando il transito e puntando a decentrare i parcheggi anche per rivitalizzare i quartieri più periferici. Del resto se si creano aree di sosta si invogliano i cittadini a vivere anche altre zone e fare una passeggiata per raggiungere il centro. È chiaro che nell’immediato futuro dovremmo pensare a potenziare il parcheggio della stazione in via Cavour e quello del terminal». La novità principale è legata alle aree destinate agli abbonati che in precedenza potevano parcheggiare solo in tre strade limitrofe al luogo di residenza o di lavoro, adesso invece potranno sostare ovunque, evitando così di creare traffico alla ricerca dello stallo libero. La giunta ha infine assicurato che non appena il Consiglio di Stato si esprimerà sull’affidamento del Tpl e si avrà la certezza del nuovo gestore, cambierà totalmente anche il sistema di trasporto e i mezzi pubblici saranno più efficienti, limitando ulteriormente la necessità di utilizzare l’automobile.
mdu