Ieri mattina un episodio preoccupante ha scosso la tranquillità della comunità di Campobasso. Intorno alle ore 8 una giovane studentessa è stata vittima di un aggressione da parte di un uomo di origini straniere all’interno del sottopassaggio della stazione. La ragazza, secondo alcuni testimoni che hanno assistito alla scena, sarebbe stata bloccata e colpita al volto con uno schiaffo. Fortunatamente, il suo grido d’aiuto è stato ascoltato da un professore che si stava recando a scuola e che è intervenuto prontamente, riuscendo a far allontanare l’uomo e a liberare la giovane.
L’episodio ha sollevato immediate preoccupazioni riguardo alla sicurezza in una zona cruciale della città. Il sottopassaggio, area che molto spesso favorisce episodi di vagabondaggio e microcriminalità, sembra essere privo di adeguati presidi di sicurezza, specialmente negli orari di maggiore affluenza. Negli ultimi anni, oltretutto, la stazione di Campobasso ha subito anche la cancellazione del presidio di Polizia ferroviaria.
Il post, pubblicato sui social dal giornalista e docente Roberto Colella, sottolinea la necessità di interventi mirati. Secondo Colella sarebbe opportuno disporre un agente della Polizia municipale nel sottopassaggio durante gli orari di entrata e uscita da scuola, un momento critico considerando anche la presenza degli alunni delle medie della D’Ovidio nell’istituto Pilla di via Veneto, a seguito del recente trasferimento disposto per consentire i lavori di abbattimento della vecchia scuola.
Attualmente, secondo Colella, il personale della Polizia municipale è prevalentemente impiegato nella gestione del traffico davanti agli edifici scolastici, spesso con due agenti per scuola. Tuttavia – spiega – una redistribuzione delle risorse, con un solo agente per regolare il traffico, permetterebbe di presidiare altre zone sensibili come il sottopassaggio.
La vicenda riapre il dibattito sulla sicurezza percepita dai cittadini e su come questa possa essere migliorata attraverso interventi preventivi. In un contesto urbano, i sottopassaggi ferroviari e pedonali rappresentano spesso luoghi isolati e potenzialmente pericolosi, specialmente nelle prime ore del mattino o della sera. A questo si aggiunge l’assenza di un adeguato sistema di videosorveglianza. Una maggiore presenza di forze dell’ordine o telecamere potrebbe dissuadere eventuali malintenzionati e rassicurare i cittadini.
Episodi come quello accaduto ieri sottolineano l’importanza di una comunità attenta e pronta a intervenire. L’intervento del professore che ha risposto al grido di aiuto della studentessa è stato fondamentale per evitare conseguenze peggiori. Tuttavia, non si può fare affidamento solo sulla buona volontà dei cittadini; è necessario che le istituzioni garantiscano un sistema di sicurezza adeguato.
Alla luce di quanto accaduto, si auspica che le autorità locali considerino prioritario un intervento nel sottopassaggio della stazione di Campobasso. La presenza di un agente della polizia municipale durante gli orari critici, l’installazione di telecamere di videosorveglianza e una migliore illuminazione potrebbero rappresentare passi significativi per aumentare la sicurezza e la tranquillità della zona.
Un post-denuncia, quello di Colella, che invita a riflettere su come rendere Campobasso un luogo più sicuro per tutti, a partire dai più giovani.
sl