Prima il voto contrario degli assessori Adele Fraracci e Angelo Marcheggiani alla delibera sulla riorganizzazione della macrostruttura comunale , ora la dimissioni del presidente della commissione Urbanistica Stefano Lombardi. Se due indizi non fanno una prova, è però sempre più chiare la distanza tra il Cantiere civico e l’area progressista di Palazzo San Giorgio, anime di una stessa maggioranza che ad appena sette mesi dall’insediamento mostra crepe evidenti.
Ieri mattina lo scontro si è consumato nel corso della VII commissione, tra il presidente Lombardi, espressione dei civici, e il consigliere del Pd Lello Bucci. Motivo del contendere il mancato inserimento all’ordine del giorno di un provvedimento di massima urgenza, secondo l’esponente Dem. Gli animi si sono surriscaldati e anche i toni si sono alzati: sta di fatto che dopo la richiesta di sospensione della seduta il presidente Stefano Lombardi ha annunciato pubblicamente le sue dimissioni: «Le dichiarazioni di Lello Bucci – ha detto durante i lavori – a mio parere sono inaccettabili e non le condivido, io non sto ostacolando alcunché. Ritenendo che il clima che si è venuto a creare con un esponente della mia maggioranza non sia accettabile e ritenendo di aver sempre operato bene per la commissione, rassegno le mie dimissioni».
Per il centrodestra questo è l’ennesimo segnale di una maggioranza che non andrà lontano, anche se i bene informati scommettono su nuovi ‘innesti’ direttamente dai banchi dell’opposizione, sponda Lega (del resto i consiglieri Tramontano e De Lucia sono stati gli unici a non votare contro il bilanci, ndr).
Gettano invece acqua sul fuoco sia i diretti interessati sia la sindaca Marialuisa Forte: «Ho avuto modo di sentire sia il consigliere Lello Bucci che il consigliere Stefano Lombardi. Entrambi – ha detto la prima cittadina – mi hanno assicurato il pieno impegno in favore della maggioranza e del bene comune. C’è stata una divergenza sulla modalità e sul tipo di organizzazione dei lavori della commissione urbanistica. La questione, che non è personale, verrà affrontata nel merito, con la dovuta attenzione. Sono certa che tutto si risolverà nel più breve tempo possibile».
Anche Lello Bucci ha voluto spiegare nel dettaglio quanto accaduto in commissione e chiarire la sua posizione: «Non si è trattato di questioni personali, ma un semplice diatriba sull’organizzazione dei lavori della commissione. Non ho ritenuto sufficienti le motivazioni addotte dal presidente Lombardi sulla mancata trattazione di un argomento – ha specificato –, è vero che c’è stato uno scambio vivace di opinioni ma questo non è certo un motivo valido per rompere una maggioranza. Il Pd – rimarca Bucci – non è contro il Cantiere civico ed entrambi sosteniamo la maggioranza Forte e non abbiamo alcun motivo per non farlo».
Sulla stessa linea anche Stefano Lombardi che ha specificato come le sue dimissioni siano volte a restituire un clima di serenità. «Il Cantiere civico resta al fianco della coalizione progressista che è unita e salda nel compiere azioni per il bene di Campobasso».
Sullo sfondo pende sempre la spada di Damocle del ricorso elettorale: a maggio i giudici del Tar decideranno se la consiliatura Forte , con tutte le sue anime non sempre in armonioso accordo, potrà continuare a governare la città.

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