L’episodio dell’aggressione dalla giovane studentessa all’interno del sottopasso della stazione ha riacceso il dibattito sulla sicurezza che ha animato per mesi anche il Comune di Campobasso. La sindaca Marialuisa Forte ha sottolineato che «si tratta sicuramente di un problema di ordine pubblico che riguarda le forze dell’ordine. Chiederò al comandante della Municipale di far attenzionare anche il sottopasso – ha detto- . Per quanto riguarda la videosorveglianza le telecamere ci sono e altre verranno installate. Bisogna metterle tutte a sistema per controllare meglio il territorio. Però torno a ripetere e sono d’accordo con altri colleghi dei comuni del territorio, che non dobbiamo fare i sindaci sceriffi ma sicuramente la prevenzione è importante. Non bisogna costruire dei ghetti, ma la parola d’ordine è inclusione».
Più dura, invece, la reazione del capogruppo dei Popolari per l’Italia Salvatore Colagiovanni che nei mesi scorsi ha portato in aula il tema della sicurezza con una seduta monotematica: «La sicurezza è un diritto fondamentale e imprescindibile per i cittadini di Campobasso. Negli ultimi anni, abbiamo assistito a un crescente senso di insicurezza, alimentato da episodi di microcriminalità, vandalismo e situazioni di degrado urbano. È nostro dovere, come amministratori, non solo prendere atto di queste problematiche, ma anche agire con tempestività e determinazione per garantire un ambiente sicuro e vivibile a tutti i nostri concittadini.
Ritengo che la questione sicurezza non debba essere affrontata con slogan o interventi spot, ma attraverso un piano strategico organico, che coinvolga tutte le istituzioni competenti e le forze dell’ordine, rafforzando il loro presidio sul territorio. Occorre potenziare il sistema di videosorveglianza nelle aree più critiche, implementare un maggiore controllo da parte della polizia municipale, e promuovere campagne di sensibilizzazione per una cittadinanza attiva e collaborativa.
Allo stesso tempo, la sicurezza non può essere considerata solo in termini repressivi. Dobbiamo lavorare per prevenire il disagio sociale, migliorando l’illuminazione pubblica, riqualificando le aree abbandonate e investendo nei quartieri periferici, spesso trascurati e lasciati in balia del degrado. La sicurezza è anche il frutto di una comunità coesa, che lavora insieme per contrastare l’isolamento e l’emarginazione.
Come consigliere comunale, mi impegnerò affinché il tema della sicurezza diventi una priorità nell’agenda politica della nostra amministrazione. Campobasso merita di essere una città dove famiglie, anziani e giovani possano vivere serenamente, senza timore, e dove ogni angolo del nostro territorio sia un luogo di incontro e non di paura.
La sicurezza è il pilastro su cui costruire il futuro di Campobasso, ed è nostro compito garantire questo diritto con serietà e competenza. Solo così potremo restituire ai cittadini la fiducia nelle istituzioni e il senso di appartenenza a una comunità sicura e solidale».