Non è un caso che la conferenza stampa sui patti sociali si sia tenuta a 24 ore di distanza dalla notizia del ‘no’ del Tar alla richiesta di sospensiva della delibera sulla riorganizzazione della macrostruttura. Un messaggio, neanche troppo velato, quello lanciato dalla sindaca Forte e dal suo esecutivo: le politiche sociali sono un tema prioritario per questa amministrazione, a prescindere da quale dirigente guidi il settore.
Insomma, una sorta di smentita – supportata da fatti e non parole – nei confronti di coloro che, con la sostituzione di Vincenzo De Marco, paventavano il rischio di una paralisi dei servizi. Allarme lanciato a più riprese dai sindaci dell’Ambito, da parte della minoranza e pure dal Cantiere civico che, come è noto, non ha firmato la delibera.
Ieri mattina la prima cittadina non ha nascosto la soddisfazione per il pronunciamento dei giudici amministrativi ma soprattutto per «un risultato prefissato in campagna elettorale, ovvero l’attivazione dei patti sociali». Il provvedimento è stato votato all’unanimità in Commissione, anche con i voti del centrodestra (mentre i civici erano assenti, ndr), «ora si attende l’ok del Consiglio – ha spiegato Forte – che certamente arriverà visto che si tratta di una misura importantissima, rivolta alle famiglie e alle persone fragili che non usufruiscono dell’assegno di inclusione».
L’esecutivo conta di pubblicare l’avviso a maggio e garantire per gli ultimi sei mesi del 2025 un assegno mensile di 300 euro ai nuclei familiari o singoli che non superano i 3mila euro di Isee. «Vogliamo che questa misura dal 2026 diventi sistemica – ha concluso Forte – a dimostrazione di come le Politiche sociali siano al centro delle nostre attenzioni. Nonostante le polemiche sul dirigente – lo sfogo- i servizi vanno avanti anzi, sono potenziati».
La presidente della Commissione Politiche sociali Annamaria Trivisonno ha rimarcato: «Teniamo molto a questo provvedimento perché non si tratta di assistenzialismo passivo, ma promuove una emancipazione poiché il beneficiario presterà una attività di 8 ore di volontariato civico a 9 euro a ora, come da salario minimo comunale stabilito nei mesi scorsi».
Anche l’assessore Bibiana Chierchia ha voluto sottolineare come «le prime azioni concrete di questa amministrazione abbiano riguardato le Politiche sociali.
Non escludiamo di poter ampliare la platea di beneficiari (attualmente sono alcune decine i destinatari che hanno i requisiti, ndr) e l’importo mensile il prossimo anno con una variazione di bilancio.
Speriamo che nei prossimi anni questa misura non serva più perché compensata dai fondi del piano sociale nazionale. Attualmente – ha concluso Chierchia – il Comune sta facendo quello che in realtà spetterebbe allo Stato».