Una serata apparentemente normale. Pochi clienti in sala, trattandosi di un giorno lavorativo, e un clima che a Campobasso ancora non invoglia ad uscire. Invece la serata di mercoledì si è trasformata in un incubo per i titolari ed i dipendenti del noto ristorante del centro storico ‘Monticelli Sapere e Sapori’. Nessuno avrebbe mai potuto immaginare che i due clienti entrati per consumare un pasto avrebbero poi minacciato uno dei titolari con un paio di forbici per una somma irrisoria, appena 100 euro. Un episodio che ha gettati commercianti e residenti nello sconforto, riaccendendo le polemiche sul senso di insicurezza e la poca sorveglianza nel centro storico.
Questi i fatti, ricostruiti dalla chef e sorella del titolare aggredito Simona De Castro, ancora visibilmente scossa. I due soggetti – due fratelli di Campobasso – sono arrivati intorno alle 20 per cenare, si sono accomodati al tavolo ed hanno ordinato. «Li abbiamo tenuti d’occhio tutta la sera perché sin da subito ci sono sembrati un po’alterati», ha sottolineato Simona De Castro. Un atteggiamento che comunque non lasciava presagire il drammatico epilogo. Al termine della cena uno è uscito fuori per fumare, l’altro si è recato alla cassa per saldare il conto. In quel momento ha estratto un paio di forbici – richieste durante la cena per tagliare il peperoncino – e le ha puntate alla pancia del titolare, chiedendo di farsi consegnare quello che aveva in tasca. In quel momento è rientrato anche l’altro fratello munito di un coltello. Hanno accerchiato il titolare e si sono fatti consegnare 100 euro. L’uomo, però, ha avuto la prontezza di disarmare uno dei due malviventi, anche con il supporto di due aiuto cuochi che, vedendo la scena dalla cucina, si sono precipitati alla cassa. Ne è scaturita una piccola colluttazione e uno dei dipendenti ha rimediato anche un paio di ferite da taglio. I due fratelli si sono poi dati alla fuga ma sono stati presi circa un’ora dopo dalla Polizia allertata dai titolari. I due, entrambi con precedenti penali, sono stati arrestati e portati in questura in attesa delle disposizioni del magistrato.
Ma la rabbia e lo shock restano. «Per fortuna c’erano pochi clienti e non erano presenti bambini in sala – dice ancora Simona De Castro – ma quello che è successo a noi è solo la punta dell’iceberg. Il centro storico è diventato un ghetto, ogni giorno assistiamo a episodi di spaccio e prostituzione. La gente ha paura di uscire soprattutto ora che sono in corso i lavori e in alcuni tratti non c’è neppure lo spazio per scappare in caso di pericolo. Chiediamo alle autorità competenti e all’amministrazione comunale dei presidi di sicurezza fissi perché ormai è sotto gli occhi di tutti, anche dei bambini, che il centro storico non è sicuro».

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