Un contenzioso che si trascina da più di dieci anni quello tra Palazzo San Giorgio ed Esattorie Srl che qualche giorno fa si è concluso a favore della società di riscossione.
Il Comune di Campobasso vanta infatti un credito di oltre otto milioni di euro nei confronti di Esattorie, motivo che ha spinto l’amministrazione allora guidata da Roberto Gravina a proporre ricorso per ottenere la declaratoria di risoluzione del concordato Preventivo nr. 5/2023 proposto dall’Ente di riscossione, e la conseguente dichiarazione di fallimento. Un modo per accelerare l’iter di riscossione e agire in via esecutiva nei confronti della società per recuperare le cospicue risorse. Il Tribunale di Isernia, con sentenza del 6 marzo scorso, ha invece accolto integralmente le tesi difensive di Esattorie Srl, rappresentata dall’avvocato Nicola Lucarelli, dichiarando, tra le tante, la tardività del deposito del ricorso da parte del Comune avvenuto oltre i termini previsti dalla normativa vigente. La legge prevede infatti che la richiesta vada presentata entro un anno dalla scadenza del piano concordatario e, nel caso del Comune di Campobasso, doveva avvenire entro novembre 2020. L’amministrazione a 5 Stelle ha invece presentato il ricorso solo nel 2023.
A seguito di tale provvedimento il concordato preventivo di Esattorie S.r.l. proseguirà il suo naturale decorso.
L’avvocato Lucarelli, iscritto anche all’Albo degli avvocati del Comune di Campobasso, «si dice dispiaciuto di aver vinto contro il Comune della propria città».
Nella foto l’avvocato Laurelli