Una misura di ‘propaganda’ che non promuove affatto la vera integrazione. È un giudizio impietoso quello dei consiglieri di Fratelli d’Italia Francesco Pilone, Stefania Di Claudio e Mario Annuario nei confronti della decisione dell’amministrazione Forte di concedere la cittadinanza onoraria ai minori stranieri residenti a Campobasso. Un provvedimento che è stato rilanciato anche sulla stampa nazionale ma che i meloniani di Palazzo San Giorgio criticano sia nel merito che nel metodo. «Sono altre le priorità della nostra città – ha esordito il capogruppo Pilone nella conferenza stampa convocata ieri mattina al Comune – e rimarchiamo con forza, come già fatto in aula, la nostra contrarietà a questo provvedimento. La collega Di Claudio si è astenuta solo per rispetto del ruolo che ricopre nella commissione». Poi entra nel merito: «Noi, come gruppo di Fratelli d’Italia, siamo per lo ius sanguinis. La cittadinanza onoraria concessa dal Comune di Campobasso non ha alcun valore giuridico. Per altro, il nostro regolamento prevede che sia concessa per determinati meriti ed onori, non così, come un mero gesto simbolico». Il capogruppo contesta anche il metodo con cui è stata pubblicizzata la misura: «Sono state inviate lettere a tutti i 172 minori stranieri, eppure l’avviso era già stato pubblicato sull’albo. Come mai questa ‘eccezione’? Non mi pare che per il bonus di Natale siano state inviate lettere a tutti i possibili beneficiari».
Per Pilone le criticità da affrontare sono altre: «Io mi auguro che siano altre le forme di integrazione che il Comune porterà avanti, misure serie e concrete. La priorità di questa città è la sicurezza, alcune volte messa a rischio anche dai cittadini stranieri. Per questo, insieme alla delegazione parlamentare stiamo lavorando affinché la questura di Campobasso torni di primo livello».
La consigliera Di Claudio ha poi evidenziato come grazie alla sua proposta sia stato parzialmente corretto il regolamento: «Durante i lavori in Commissione Statuto e Regolamenti ho proposto di inserire il criterio della condotta encomiabile a scuola come requisito per il conferimento della cittadinanza onoraria. Perché tra i minori non ci sono solo bambini, ma anche ragazzi di 17 anni che magari la mattina vanno a scuola ma non sappiano quale sia la loro condotta al di fuori della scuola, anche perché il più delle volte non sono neanche accompagnati dai tutori. Non possiamo dare onorificenze a chiunque, serve responsabilità da parte dell’amministrazione».
Durissimo Mario Annuario che proprio nell’ultima seduta si è visto bocciare la sua proposta di modifica alla raccolta differenziata nel centro storico: «Campobasso non è più sicura, avevo chiesto una implementazione della videosorveglianza nel centro storico ma è stata respinta, così come quella sulla raccolta. Non si può andare avanti con questi provvedimenti inutili, mentre i problemi seri vengono ignorati». E a chi gli fa notare che sul fronte raccolta differenziata, al di la della responsabilità dell’amministrazione, continua l’abbandono selvaggio dei rifiuti, anche nel centro storico (vedi piazza dell’Olmo, ndr) risponde senza indugi: «Bisogna sanzionare gli incivili, che fine hanno fatto le foto trappole? Questo però non vuol dire – evidenzia – che non vadano fatti dei correttivi sul sistema di raccolta nel borgo antico dove risiedono molti anziani e persone fragili».
Infine i consiglieri sollevano dubbi anche sulla richiesta di fondi per la rigenerazione urbana: «La Giunta ha candidato il Comune a un finanziamento da 10 milioni di euro ma lo ha fatto senza coinvolgere le commissioni e il Consiglio e non sapeva neppure cosa proporre. Alla fine ha candidato due progetti, uno da 7 milioni per realizzare un centro polifunzionale e una palestra in via Crispi, dove sarebbe dovuta sorgere la scuola prima che perdessero le risorse Inail, e tre milioni per l’ennesima pista ciclabile nel Rione San Vito. Sono davvero necessarie queste opere? È questa la visione strategica della città?», concludono in maniera retorica e polemica i consiglieri.