Il presidente della Regione ha parlato di Sanità nel corso della riunione monotematica di stamani del Consiglio comunale di Campobasso.
Un intervento, il suo, durato un’ora in cui ha fatto una ‘fotografia’ dell’ospedale Cardarelli, reparto per reparto, di quello che è ora e di quello che sarà. Tra le notizie, quella di una nuova perizia, con sondaggi su tutti i pilastri, per verificare la stabilità dell’ospedale, i cui risultati si conosceranno tra un mese. Dalla precedente, nel 2009, emerse che la struttura sede del nosocomio era a rischio sismico e non avrebbe retto ad un terremoto “di entità medio piccola”.
“Se dalla nuova perizia dovesse emergere che l’edificio non è in sicurezza – ha detto il Presidente – allora avvieremo un ragionamento che ci porterà a valutare l’utilizzo di parte della struttura della Fondazione Giovanni Paolo II, dove c’è spazio libero”.
Rispondendo poi ad alcune richieste di chiarimento dei consiglieri comunali, il governatore ha difeso le scelte compiute: la recente nomina di Antonio Lastoria alla direzione della sanità “è avvenuta nel rispetto della norma” ha detto.
Quanto alla scelta del successore di Angelo Percopo alla guida dell’Asrem, il presidente ha invece comunicato che al bando della procedura di evidenza pubblica per individuare il nuovo direttore hanno risposto in settanta. Sarà ora un’apposita commissione a valutare le candidature.
Altri passaggi del suo intervento hanno riguardato poi l’integrazione tra ex Cattolica e Cardarelli di cui ha detto “ne siamo sempre più convinti” e gli annunciati licenziamenti alla Fondazione. “Mi auguro – è stato l’auspicio espresso parlando di questi ultimi – che questa decisione possa essere rivista”.
Quindi la questione dei debiti enormi: “Da sei anni ogni scelta della sanità è stata affidata a strutture commissariali che hanno nomi e cognomi. I debiti sono ascrivibili a loro”.
Al termine del Consiglio monotematico, infine, Frattura, spaziando anche su altri temi, ha risposto alle accuse che da più parti gli vengono mosse in tema di conflitto di interessi: “Sono pronto a dimettermi se dovesse emergere che sono stato portatore di commistioni tra pubblico e privato. Anche se per una sola virgola”.

 

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