Dopo quella presentata qualche giorno fa per chiedere la revoca delle deleghe all’assessore Nicola Gesualdo, nell’aula di Palazzo San Giorgio arriva la seconda grande mozione di sfiducia, questa volta, per il vicesindaco Giuseppe Cimino. Il più votato tra gli ammnistratori, nominato nel governo della città sin dal 2009 prima ai lavori pubblici e nello scorso mese di maggio al Commercio, a detta dei firmatari del documento non avrebbe raggiunto gli obiettivi che le sue deleghe imponevano. Inoltre Cimino viene anche bacchettato per il mancato rafforzamento dei rapporti tra il consiglio e la giunta come previsto dagli incarichi che lo stesso Di Bartolomeo gli ha affidato. Ma per i sottoscrittori del documento, tra cui Colagiovanni ed Ambrosio, il compito non è stato affatto portato a termine. La mozione di sfiducia sarà presentata lunedì. Ma nel gruppo di maggioranza a Palazzo San Giorgio la guerra è già in atto.