Finora le dimissione le aveva annunciate diverse volte, ma stamattina le ha rassegnate sul serio. Gino Di Bartolomeo ha gettato la spugna nel corso della riunione del Consiglio comunale. “Manca unità di intenti e non ci sono più obiettivi comuni con la maggioranza”: queste le motivazioni alla base della decisione. Che tuttavia potrebbe essere scaturita da una mozione del Pd sul dimensionamento scolastico votata dai consiglieri di opposizione e passata grazie all’astensione di quelli di maggioranza.

Ecco alcuni passaggi della nota di dimissioni sottoscritta da Gino Di Bartolomeo:
“Per un’efficace azione amministrativa servono unità di intenti e condivisione degli obiettivi e non una politica sempre e solo contro. Così l’azione amministrativa diventa confusa, frammentaria, fragile e poco efficace. Quando obiettivi e priorità non sono comuni, quando la stessa tensione su aspetti fondamentali viene meno, l’impegno, il sacrificio, la passione, non bastano più. Allora bisogna avere il coraggio di porre la parola fine, costi quel che costi. Sono certo di aver profuso, dal mio insediamento a oggi, ogni energia per ottenere in favore della collettività i migliori risultati in un momento politico-economico come l’attuale, caratterizzato da estrema difficoltà. Devo, nel contempo, prendere atto che quando le istituzioni perdono la loro funzione essenziale a vantaggio del bene comune, è consequenziale rimettere il mandato ricevuto dagli elettori. Ho la consapevolezza di non essermi discostato dal programma elettorale – prosegue – e di aver perseguito criteri di gestione improntati a efficienza amministrativa e rispetto di una retta etica politica nei contenuti, nelle scelte e nei comportamenti”.

Il sindaco ha comunque 20 giorni di tempo per tornare sui suoi passi e, eventualmente, ritirare le dimissioni.

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