Lunedì alle ore 10.30, presso la Sala Consiliare del Comune di Campobasso, tre amministratrici Comunali, Marilina Niro, Adriana Izzi, Marialaura Cancellario, “abbandoneranno – spiega Marilina Niro – le buone maniere, scanseranno la retorica e la banalità e daranno un metaforico pugno nello stomaco per risvegliare le coscienze dei cittadini per dire basta a stalking, percosse, minacce, ricatti, femminicidi, disparità sul lavoro, cultura maschilista e patriarcale, stereotipi che umiliano le donne. Un pugno nello stomaco per risvegliare donne e uomini coraggiosi, per denunciare una cultura che odia le donne e una politica inerte, per ricordare giornalisti coraggiosi e attiviste che hanno pagato con la vita la scelta di informare e denunciare le violazioni dei diritti delle donne che avvenivano nei loro Paesi. Un pugno nello stomaco perché non vogliamo più leggere che l’attrice iraniana Marzieh Vafamehr sia stata condannata a novanta frustate e un anno di prigione per aver interpretato il ruolo da protagonista di ‘My Teheran for Sale’, film che racconta le difficoltà incontrate dagli artisti nella Repubblica islamica. Lunedì 25 Novembre le italiane sciopereranno per 15 minuti simbolici. Non sarà uno sciopero come quello di Lisistrata di Aristofane, ma sarà la giornata dello sciopero generale delle donne ‘per fermare la cultura della violenza’. Le donne non sono una categoria ma svolgono spesso due lavori, anche se quello svolto a casa, il vero welfare, sembra scontato. Se le donne si fermassero davvero chissà se il valore di quello che fanno sarebbe finalmente calcolato nel Pil di questo Paese. Si parlerà anche di donne che da vittime si sono trasformate in soggetti politici artefici del cambiamento della realtà nel loro Paese”.

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