Il Comune di Campobasso rimette in vendita la farmacia comunale di via Calabria ma stavolta sono i cittadini a ostacolare l’amministrazione. Hanno infatti avviatouna petizione per scongiurare l’alienazione della struttura. “Abbiamo affrontato la questione relativa alla gestione delle Farmacie comunali in diverse occasioni – spiega Antonio Battista capogruppo a del Pd a Palazzo San Giorgio – abbiamo sollecitato a più riprese la giunta e l’assise civica al fine di adottare provvedimenti adeguati a scongiurare la caduta in stato di crisi delle tre attività, che è bene ricordarlo, svolgono il proprio servizio sui quartieri della periferia di Campobasso. Lo abbiamo fatto immediatamente dopo aver saputo della revoca dei concorsi a farmacista, ed era il 2009, e successivamente segnalando l’urgenza di provvedimenti capaci di mantenere al passo con i tempi, e rilanciare funzioni e utilità, questi presidi sanitari che svolgono, come tutte le farmacie, un ruolo che va ben oltre la fornitura di medicine. Invece cecità ed ottusità politica, se non ci troviamo davanti ad altre circostanze, hanno fatto precipitare i conti delle tre strutture in rosso. Fatti questi che sono sotto gli occhi di tutti: lunghe code, chiusure settimanali extra turno, mancanza di personale, turni massacranti per i dipendenti. E poi il paradosso: questa situazione generata proprio dall’attuale amministrazione, ha costituito l’alibi e il pretesto per la messa in vendita dell’attività di via Calabria. Ovviamente con la nostra contrarietà. Uno scandalo – dice ancora Antonio Battista – cosi come risulta scandaloso che il prezzo di vendita della farmacia di via Calabria, che il Consiglio comunale aveva fissato in circa 2 milioni e 400mila euro, sia sceso, con atti di giunta spericolati e sulla cui legittimità stiamo conducendo approfondimenti, a circa 1.200.000 euro. Praticamente la metà. Ora sulla questione si muovono anche dei cittadini che hanno manifestato la propria contrarietà alla vendita attraverso una raccolta di firme, ovviamente consegnate all’amministrazione. Una manifestazione di sensibilità e di attenzione per la cosa pubblica, per le cose di tutti, per il patrimonio pubblico, per alcune funzioni che la pubblica amministrazione può ancora svolgere e svolgere bene. Riteniamo che tale questione possa ancora trovare un epilogo positivo. Per questo – conclude Battista – per la sensibilità che manifestano i cittadini, per la fiducia nelle istituzioni, non faremo mancare la nostra presenza politica”.

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