Il sindaco di Campobasso punta i piedi e non vuole mollare la presa: ha deciso di scendere di nuovo in campo e di ricandidarsi a sindaco, “costi quel che costi”. Non vuole saperne di primarie e non accetta che sul suo conto abbia dubbi il “mio partito che ancora non mi fa sapere nulla. Ho iniziato un percorso e con i miei assessori abbiamo lavorato in ristrettezze economiche ora che è venuto il momento di raccogliere i frutti voglio esserci. Con loro”. E il primo cittadino chiede anche alla sua squadra di sostenerlo e questa mattina gli assessori uno ad uno sono usciti allo scoperto accettando di sostenerlo. Anche Gesualdo e Cefaratti che in passato non hanno nascosto l’intenzione di scendere in campo per le primarie gli hanno dato l’ok “purché – ha però spiegato l’ingegnere – la sua sia una candidatura condivisa: frutto delle primarie o di un’intesa all’interno della coalizione che spero si apra anche ai moderati. Certo in Italia si parla molto di rinnovamento che non vuol dire giovane età quanto avere giovani idee, un discorso che va affrontato e questo concetto Di Bartolomeo dovrebbe capirlo o quantomeno porsi il problema. Io comunque non ho alcuna difficoltà a correre con il sindaco qualora la sua non sia un’autocandidatura.