“È stata una grande giornata. Un’occasione per manifestare il dissenso contro un sistema fiscale che pressa gli imprenditori strozzando l’economia e impedendo la ripresa di questo Paese ormai in ginocchio”. Alessandro Pascale, vicepresidente di Confartigianato, che da anni lotta per la tutela e la difesa della categoria, ha partecipato accanto a tanti piccoli imprenditori alla manifestazione romana che ha riunito commercianti, artigiani, piccole e medie imprese. Una massiccia delegazione, più di 60mila persone, giunta da tutta Italia, ha raggiunto piazza del Popolo a Roma per protestare contro “l’insostenibile pressione fiscale” e per chiedere al nuovo governo una “svolta urgente in politica economica”. “Senza l’impresa non c’è Italia. Riprendiamoci il futuro”. Uno slogan chiaro ed efficace quello utilizzato durante la mobilitazione promossa da Rete Imprese Italia, l’associazione che raggruppa Confesercenti, Confcommercio, Casartigiani, Cna e Confartigianato.
“Al nuovo presidente del Consiglio, Matteo Renzi, chiediamo di convocarci subito – afferma il presidente di Rete imprese Italia, Marco Venturi- il prossimo governo ed il Parlamento – aggiunge – devono prendere atto di questa grande forza, dell’enorme malessere, delle difficoltà che vivono le nostre imprese e cambiare subito registro. Siamo qui in 60 mila per riprenderci il nostro futuro” – conclude Venturi.
E tra i 60mila manifestanti di Piazza del Popolo anche centinaia di imprenditori, commercianti e artigiani molisani che hanno raggiunto la capitale grazie ai pullman messi a disposizione dalla Confesercenti e dalle altre associazioni di categoria per difendere un diritto sacrosanto: quello al lavoro.
Tra loro anche il direttore regionale di Confesercenti, Graziano D’Agostino e il presidente della Confesercenti di Campobasso, Pasquale Oriente, che assieme a tutti gli altri presidenti di categoria sono saliti sul palco per esprimere il proprio dissenso. “Le imprese italiane sono sull’orlo del baratro – sottolineano. Sono tantissimi gli imprenditori molisani che rischiano il fallimento e noi di Confesercenti – aggiungono D’Agostino e Oriente – siamo felici che abbiano deciso di aderire in massa a questa manifestazione”.
“Non ci fermeremo – conclude Alessandro Pascale vicepresidente di Confartigianato a Roma insieme al presidente Francesco Toci – perché conosco le difficoltà dei miei colleghi, di chi ogni giorno deve lottare per tenere aperta l’attività. Sono anni che sopportiamo una situazione drammatica. Ma è arrivato il momento di dire basta, di fermare questa situazione che ci porterà allo sfacelo. Non è possibile vedere come cambiano i Governi senza che la nostra situazione drammatica venga affrontata e risolta. Siamo in ginocchio. Gli artigiani di Campobasso e del Molise che io difendo fanno parte di quel tessuto importante per la sussistenza del Paese stesso. Il Governo lo deve capire. Deve conoscere a fondo le esigenze dei lavoratori onesti che le associazioni di categoria cercano di tutelare al meglio. Il mio impegno e la mia disponibilità nei loro confronti è totale”.