Sui temi dell’urbanistica, che assillano la città di Campobasso interviene il portavoce del movimento Segnale Civico, Alessandro Cavone, che punta il dito soprattutto contro la lottizzazione di Parco dei Pini. “Nella nostra città viviamo ormai da decenni, in assenza di un Piano regolatore moderno e reale, andando invece avanti con quello obsoleto e praticamente inesistente, a suon di varianti, deroghe e cambi di destinazione d’uso. Per questo motivo ci siamo ritrovati a vivere in una città completamente ‘drogata’ di strutture edilizie sia commerciali che residenziali, al di sopra del nostro fabbisogno, che hanno messo in ginocchio l’intero tessuto sociale creando una eccessiva offerta commerciale, in proporzione all’utenza, e alzando palazzi con appartamenti abbandonati o invenduti. Si pensava di generare ricchezza e invece è stato come un boomerang che è tornato indietro danneggiando più il cittadino che gli artefici di queste manovre. Il nuovo piano regolatore generale o, come la modernità lo chiama ora, ‘masterplan’ è stato da sempre cavallo di battaglia di tanti candidati sindaci e coalizioni ma che poi, puntualmente, anche vincendo le elezioni non hanno messo in pratica. Per queste ragioni noi di Segnale Civico crediamo che, un’amministrazione comunale, debba prendere atto dell’obbligo morale che ha verso la città e i suoi abitanti e anche della valutazione di natura prettamente manageriale e, opporsi in maniera secca e chiara, in modo unanime, come fino ad ora pochi ma coraggiosi consiglieri o assessori hanno fatto, (senza ricorrere allo ‘scarica barile’), ribadendo un secco e ufficiale no alle speculazioni edilizie e a questi delitti ambientali paesaggistici ed economici, soprattutto in assenza di una necessità vera di realizzare come nel caso della cosiddetta ‘lottizzazione Parco dei Pini’ altre strutture commerciali, nel caso specifico tre, quando quelle esistenti sono allo stremo e stanno collassando. Bisognerebbe piuttosto lavorare – conclude Alessandsro Cavone – con unità e rigore per cercare di ridare linfa vitale, attraverso azioni mirate e tempestive, a tutto quello che già esiste e che piano piano sta morendo prima che davvero sia troppo tardi”.

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