Il centrosinistra è nel caos e le primarie slittano di una settimana. Una decisione che non è passata senza prima alzare un gran polverone. Alta tensione al tavolo convocato oggi pomeriggio dai rappresentanti dei partiti che hanno dovuto combattere per poter far passare la nuova linea. Contrario più di tutti il PdCI che non hanno votato lo spostamento delle consultazioni al 6 aprile (già fissate in seconda battuta al 30) e al 22 marzo la presentazione delle candidature che invece si dovevano presentate oggi. A chiedere tempo il Pd che cerca il candidato dell’unità, quello su cui fare quadrato. Insomma mentre si continua a ragionare su chi potrà vincere le elezioni, l’onorevole Venittelli, che rappresenta la minoranza del Pd, in una nota inviata  in redazione prima del rinvio ufficiale delle primarie ha ribadito “Nonostante direttive e rassicurazioni pervenute dalla segreteria nazionale, qualcuno fa davvero finta di non capire. Qualora ci fossero serie ragioni quello che possiamo immaginare è un ritardo di sole 24 altrimenti ci troveremmo di fronte all’ennesimo colpo di mano di chi vuole esautorare la base del Pd e degli altri partiti”.

 

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