Costruire Democrazia torna a parlare di comunali e punta il dito contro certi metodi: “La scelta del sindaco barattata per accordicchi di poltrone? Servono persone e programmi per Campobasso, non per risolvere le beghe domestiche tra Frattura e Ruta”. L’assemblea del movimento civico ha approvato all’unanimità l’indirizzo politico per le prossime elezioni amministrative, in particolare per il Comune di Campobasso. “Il Movimento – dicono da Costruire democrazia – sarà presente alle elezioni con una propria lista, un proprio programma ed un proprio candidato sindaco, condividendo un percorso con altre forze civiche e sociali di Campobasso (si fa il nome di Adriana Izzi) con le quali costruire una coalizione di governo. Si rilancia dunque l’azione politica sul territorio, e si riparte dai consiglieri di Cd Michele Coralbo e Teresa Cuomo, in totale discontinuità con le amministrazioni del passato, a partire da quelle di Di Fabio e Di Bartolomeo. Confermata la più totale distanza dalla coalizione del finto centrosinistra e dalle sue logiche vecchie e partitocratiche: ciò che accade in queste ore conferma ancora una volta che la città viene trattata come merce di scambio per accordicchi di poltrone e per risolvere le beghe interne alla Giunta regionale tra Frattura e Ruta. Dopo un anno inutilmente trascorso a parlare di quinto assessore, indennità dei regionali, articolo 7 e quote rosa, adesso sono addirittura in panne non essendo riusciti neppure a trovare un accordo sul rimpasto di Giunta; fallendo anche nel tentativo – stando a quando si legge dai resoconti di questi ultimi giorni – di compensare qualche mal di pancia con la poltrona di Sindaco di Campobasso magari per preservare qualche poltrona isernina in odore di epurazione, mentre i drammi sociali e produttivi diventano ogni giorno più insopportabili. Campobasso ha bisogno di persone serie, preparate e competenti, e di un programma chiaro in netta discontinuità con Di Bartolomeo e Di Fabio; non di un finto rinnovamento da sempre utilizzato gattopardescamente dai soliti noti e notabili per riciclarsi sulla pelle dei cittadini”.