Antonio Battista , 57 anni di cui 19 da amministratore, candidato con il Pd alle primarie del centrosinistra, si presenta alla stampa come l’uomo che alla lunga esperienza e alla militanza nel direttivo del Pd aggiunge quella “forza necessaria e quell’amore per la città indispensabili per fare il sindaco di Campobasso”. Poi aggiunge che se si dovrà fare sintesi fra le tre espressioni del partito, non sarà lui a fare il passo indietro “non capisco perché – dice senza girarci troppo intorno – dovrei tirarmi indietro, non ne ravvedo né le ragioni né i motivi. A dire la verità non credo sia una cosa drammatica o comunque negativa se in corsa ci sono tre militanti del Pd. Io ho preparato la mia candidatura diversi mesi fa – continua – lo sapevano tutti, ne ho parlato con chi di dovere e ho anche detto che venerdì scorso avrei presentato le firme per ufficializzarla. I passaggi che dovevo fare li ho fatto tutti. Correttamente”.  Poi Battista ribadisce l’importanza delle primarie “che si devono fare a tutti i costi perché è importante confrontarsi ed altrettanto importante dare ai campobassani la possibilità di scegliere la persona e la sua esperienza. I temi che il capogruppo uscente del Pd mette sul tavolo vanno dal verde pubblico alla sede regionale, toccano settori sensibili “tutte questioni che dobbiamo affrontare prima, anzi subito dopo il 6 aprile perché una volta in Comune non avremo tempo da perdere, dovremo accelerare per recuperare il tempo che finora è stato perso. Io ci metterò tutto l’entusiasmo, tutta l’energia e l’onesta intellettuale che posseggo per il bene di questa città. Della nostra città”.

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