La campagna elettorale è finita. Da questa mattina la parola passa ai campobassani chiamati alle urne per scegliere il sindaco e il consiglio comunale. Cinquantasei le sezioni alle quali si recheranno 44.103 elettori, 20.870 maschi e 23.233 femmine. I seggi aprono alle 7 e chiudono alle 23. Un solo giorno per esprimere la propria preferenza anche se gli avversari più temuti restano l’astensionismo, complice anche il bel tempo, e quel senso di antipolitica che serpeggia in buona parte dello Stivale. Gli appelli al voto non sono mancati, e anche se la campagna elettorale non è stata particolarmente accesa i candidati non si sono sottratti al confronto con le diverse anime della città sui temi più caldi: dalla salute all’ambiente, dai lavori pubblici all’urbanistica, dal turismo alla cultura senza dimenticare i giovani e il lavoro che non c’è. In campo per riconquistare Palazzo San Giorgio l’uscente Gino Di Bartolomeo che corre con la lista di Forza Italia in cui sono confluiti gli assessori e qualche consigliere fedelissimo. Per il centrosinistra, che si è presentato unito all’appuntamento di oggi, corre Antonio Battista, a suo sostegno undici liste (Partito Democratico, Italia Dei Valori, Comunisti Italiani, Partito Socialista Italiano, Realtà Italia, Sinistra Ecologia e Libertà, Centro Democratico, Segnale Civico, Lab, Udc e Popolari per l’Italia). Alla conquista del Municipio anche Roberto Gravina che corre con la lista del Movimento Cinque Stelle. Raggruppamento civico invece per Michele Scasserra sostenuto da quattro liste (Polo Civico, Città Amica, Democrazia Popolare e Campobasso Nuova). In campo anche il giornalista Giuseppe Saluppo che ha schierato una sola lista civica.