La biblioteca Albino di Campobasso non chiude e non chiuderà mai, almeno fino a quando ci sarò io alla guida di Palazzo Magno. Nonostante il periodo drammatico e la ristrettezze economiche non permetteremo che una simile struttura, che rappresenta il fulcro della cultura regionale, possa chiudere i battenti”. Nessun tentennamento sul futuro dell’Albino: il presidente della Provincia De Matteis non ha dubbi. “Io una soluzione l’ho trovata: prorogare di un mese il termine e allungare, sempre di un mese, la collaborazione dei dipendenti delle cooperative che da una ventina d’anni svolgono la loro attività all’interno della struttura di via D’Amato che, ribadisco, non chiuderà”. Si è svolto nel pomeriggio l’incontro tra il vertice di via Roma e il vicepresidente della Regione Michele Petraroia per ragionare sul futuro dell’Albino e dei lavoratori il cui contratto scade il 30 giugno. Al vertice, che è durato un paio di ore, hanno partecipato anche il consigliere regionale delegato alla Cultura Ioffredi, il direttore dell’Albino Vincenzo Lombardi, alcuni rappresentati delle cooperative, i dirigenti regionali e provinciali e i sindacati. Sul tavolo sono stati messi tutti i problemi che derivano dal riordino delle competenze affidate alla Provincia. “Non è possibile nemmeno immaginare – spiega De Matteis – il caos che si è venuto a creare, e le difficoltà legate alla gestione dei vari settori.
Difficoltà che derivano essenzialmente dalla mancanza di fondi e dai tagli paurosi agli stanziamenti. Adesso però andiamo avanti con questa proroga che in realtà potremmo allungare fino a settembre e nel frattempo aspettiamo cosa succederà a proposito della legge di riforma Delrio. Solo quando il quadro sarà chiaro e completo potremo studiare la soluzione migliore, quella che più si adatta all’Albino e ai dipendenti delle due cooperative – continua De Matteis – insomma i nostri sforzi sono mirati a salvaguardare anche i livelli occupazionali, ma a luglio, comunque, formeremo il personale interno alla Provincia perché se non si dovesse trovare la soluzione saranno loro a gestire i servizi offerti dall’Albino”.