Autisti Seac sul piede di guerra. Braccia incrociate questa mattina dalle 8,30 e fino alle 12,30.

Sotto tiro il contratto nazionale, gli orari di lavoro e la retribuzione. E con un’adesione odierna dell’80 per cento di lavoratori, non sono mancati i disagi a Campobasso: corse ferme per quattro ore e bus parcheggiati.

“Lo sciopero è dovuto al fatto che l’azienda ci ha portato da 36 a 39 ore lavorative settimanali senza alcun accordo con i sindacati, violando le regole del contratto nazionale che l’azienda non consce – ha spiegato Antonio Di Ielsi della Uil Trasporti – Tant’è che finora non ha mai risposto alle nostre istanze di concertazione negandoci ogni possibilità di dialogo”.

Filt- Cgil, Fit-Cisl, Uil trasporti e Faisa-Cisal dunque adesso dicono ‘basta’ e sono pronti a nuove battaglie ancora più forti e incisive a partire da settembre.

La decisione dell’aumento delle ore lavorative è stata presa unilateralmente dalla società senza che al provvedimento seguisse un adeguamento salariale ma solo un eventuale premio di produzione.

I sindacati hanno provato a trovare un punto d’accordo, hanno convocato diversi tavoli, ma non c’è stato nulla da fare. I titolari sono rimasti fermi sulle loro posizioni. E l’autunno sul settore trasporti a Campobasso si annuncia assai rovente.

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