Non si parla di metri, né di cubature, ma c’è un’indicazione, chiara, su come sarà, o meglio su come non dovrà essere la nuova sede della regione sull’area del Romagnoli ed entro 90 giorni il Comune e la Regione dovranno stipulare un nuovo accordo di programma. Consiglio monotematico stamattina a Palazzo San Giorgio sul futuro dell’ex stadio. Prima assise monotematica, ma anche primo banco di prova per la maggioranza e l’opposizione che su un tema così delicato hanno dimostrato di non essere legati a simboli o bandiere anteponendo alle aspettative politiche il bene comune e il sentire comune (parola che torna spesso) dei cittadini che non vogliono colate di cemento. A chiedere il monotematico sono stati gli eletti del Movimento 5 Stelle che hanno voluto focalizzare l’attenzione dell’assise su uno dei temi più caldi del momento per conoscere le reali intenzioni del centrosinistra sull’opera da realizzare. Alla fine però dopo un braccio di ferro senza polemiche le posizioni sono confluite in un ordine del giorno che ha inglobato le aspettative dell’una e dell’altra parte. Con il documento l’Assemblea invita il primo cittadino “a perseguire – si legge a chiare lettere – ogni strada utile per scongiurare qualsivoglia nuova edificazione sull’area dell’ex Romagnoli, intesa sia come superficie del terreno del campo da gioco, sia l’intera area immediatamente contigua e circostante, oggi occupata dai parcheggi, promuovendo e sostenendo la sua trasformazione in parco urbano e limitando ulteriori eventuali volontà edificatorie all’area Curva Sud dell’ex Romagnoli, compatibilmente con le sole esigenze logistiche della Regione Molise”.
“Un intervento modesto ma qualificante quello che sarà realizzato sull’area – spiega con una punta di orgoglio il sindaco Battista – sul punto eravamo tutti più o meno d’accordo, si è trattato solo di limare le sfumature delle nostre personali visioni e l’accordo che abbiamo raggiunto in Aula, senza toni drammatici, sta a dimostrare che su quell’area risiedano le nostre migliori aspettative. Nei prossimi 90 giorni dialogherò con la Regione sulla base del documento votato in Consiglio e speriamo di arrivare presto a firmare un accordo”. Intanto ieri in aula il sindaco ha anche annunciato che tra qualche settimana, intorno allo stadio, tornerà la recinzione. “Non è certo una rete metallica – commenta Battista – a fare di un luogo un’area verde. E poi comunque bisogna garantire la continuità dell’attività sportiva ai circa 600 ragazzi che su quel rettangolo fanno giocano e si allenano”. Nessuna chiusura anzi disponibili al dialogo pur di raggiungere il loro obiettivo i Cinque Stelle: “Volevamo che dei 13mila metri, tra sede regionale e servizi, proposti da Frattura – spiega Simone Cretella – ne venissero realizzati la metà, ma se il nostro odg fosse stato bocciato nessuno ne avrebbe tratto beneficio e allora abbiamo preferito trovare un punto d’incontro con la maggioranza e gli altri gruppi di minoranza per raggiungere un obiettivo comune: meno cemento possibile su quell’area e il rispetto architettonico di Piazza Savoia sulla quale affaccerà la nuova sede della Regione che a conti fatti oggi conta meno di 600 dipendenti”. Nell’odg passato all’unanimità Battista si impegna anche a considerare la partecipazione dei cittadini nella scelta della destinazione dell’area (referendum?), di evitare che per esigenze di viabilità l’attuale rettangolo di gioco diventi una rotatoria e a trovare una soluzione per gli sportivi che ad oggi utilizzano l’ex stadio”.