“La verità è che ci hanno tagliato anche altri fondi, e se andiamo avanti di questo passo….”. Il presidente di Palazzo Magno Rosario De Matteis non ne vuole sapere di tutto quello che sta succedendo a Roma in questi giorni, preferisce far fonta di nulla e impegnarsi invece a trovare soluzioni utili all’ente e al territorio. E non vorrebbe nemmeno commentare la notizia di ieri pomeriggio: il Senato ha approvato con 179 sì, 41 no e 9 astenuti l’art. 28 del ddl riforme che sopprime la menzione delle Province tra le articolazioni territoriali della Repubblica.
“Non è questo che mi interessa – aggiunge il vertice di via Roma – e credo che simili ragionamenti non interessino nemmeno alla stragrande maggioranza degli italiani. Penso invece che a tutti faccia piacere avere delle risposte, avere dei servizi, interloquire con un ente. È inutile che cancellano una parola, devono cancellare le funzioni che finora sono state affidate alle Province. Allora sì che cominceremo a ragionare. Allora sì che si renderanno conto che non sono le Province i mali dell’Italia e che c’è bisogno di altro per far quadrare i conti. Ci togliessero sin da domani tutte le competenze, le affidassero alle Regioni e ai comuni. Noi non siamo legati alle poltrone, possiamo andarcene subito. Ma invece questo è uno stillicidio, ci tolgono soldi e nome e dobbiamo comunque dare servizi al territorio. Come facciamo? Ma questa gente che prende simili decisioni vive sul nostro stesso Pianeta? Comincio ad avere qualche dubbio a riguardo, altrimenti si sarebbero utilizzati metodi diversi per raggiungere simili obiettivi senza però passare sulla testa dei cittadini che sono i primi a pagare queste riforme. In questi anni ci hanno tagliato milioni e milioni di fondi, abbiamo dovuto fare enormi sacrifici per mantenere in piedi l’ente, assicurare tutti i servizi e pagare gli stipendi agli impiegati.
Ma non è stato facile. Ho più volte chiesto aiuto, ho scritto anche diverse lettere e qualche settimana fa ho dovuto avvertire che si va avanti di questo passo non si potranno garantire né lo sfalcio dell’erba ai bordi delle strade né il riscaldamento nelle scuole di competenza di via Roma. Nonostante gli appelli non è successo nulla e poi … e poi parlano di togliere la Province dalla Costituzione”.
Ora la parola passa alla Camera dei deputati.

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