“Beneficenza sì, clamore mediatico no”. Si scrive Ice Bucket Challenge e si legge gesto di solidarietà che contagia, un’onda lunga partita (manco a dirlo) dall’America che in un batter d’occhio ha preso piede anche in Italia dove non sono mancate le risposte dei vip e dei volti più o meno noti della politica. La catena della doccia fredda contro la Sla, è arrivata pure in Molise dove se si esclude il governatore Frattura che tirato in ballo da Manuele Martella non si è sottratto al ‘brivido’, le adesioni non sono state tantissime. L’etica personale e l’invito di Papa Francesco a donare in silenzio hanno fatto allargare il fronte dei contrari al gavettone. Nessuna doccia fredda per l’assessore al Commercio Salvatore Colagiovanni, anche lui invitato alla secchiata di acqua gelida da Manuele Martelli. “Se bastasse una doccia ghiacciata – dice l’assessore di Palazzo San Giorgio – chi si tirerebbe indietro? Nessuno penso. Purtroppo la Sla è una malattia serissima, e per il rispetto di chi questa malattia la combatte tutti i giorni non ho accettato l’invito del gavettone. Farò il versamento come lo faccio per altre associazioni così come ho sempre fatto, ma la doccia no. E’ anche una questione personale. Purtroppo nella mia famiglia c’è stata una persona a cui venne diagnosticata la terribile malattia, so perfettamente che cosa significa la Sla e soprattutto le difficoltà che si incontrano e a cui le famiglie devono far fronte. Non critico chi si fa fotografare o filmare sotto l’acqua ghiacciata, ben venga se questo fenomeno servirà a sensibilizzare l’opinione pubblica sulla malattia, se la catena delle docce fredde aiuterà a raccogliere fondi per la ricerca e per trovare una cura. Io però la doccia non la faccio, è una questione di rispetto verso la mia famiglia, su questo tema sono molto riservato. Ringrazio comunque chi mi ha tirato in ballo, ma preferisco così, credo che che la consueta donazione possa bastare”.